Edema osseo e Geoda Subcondrale

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    Sono una ragazza di 28 anni, fino ad un anno fa mediamente attiva e normopeso (più tendente al sottopeso però). Le scrissi a novembre 2018 riferendole un dolore lombare cronico (iniziato a gennaio 2018) e conseguente diramazione verso anca, gluteo e gamba destra (da settembre 2018). Risultato radiografia e risonanza della colonna: moderata scoliosi e protrusione L5s1 (a detta dell ortopedico non sono mai state però la causa del mio dolore). Nel corso dell’ultimo anno causa stress/inattività sono arrivata a perdere 10kg (attualmente sono fortemente sottopeso) e ho quasi completamente interrotto l attività sportiva per paura di farmi male visto che al minimo sforzo ora sono dolorante per giorni. Allo stesso tempo anche a riposo (seduta e sdraiata) ho forte sensazione di bruciore. Prendere un treno, salire in macchina, fare un viaggio aereo, sono veri e propri incubi per il mio bacino e il mio osso sacro.
    Negli ultimi mesi il dolore in zona lombosacrale è notevolmente migliorato grazie a fisioterapia e tecarterapia. In compenso avverto un forte bruciore alle Anche , specialmente la destra e specialmente a riposo. A volte sento addirittura pungere sul lato destro! La Risonanza della Pelvis effettuata ora a Madrid (dove vivo) dice: presenza di geoda subcondrale sulla testa del femore destro e discreto edema osseo sulla spina iliaca anterosuperiore di entrambi i lati, specialmente destro. L’ortopedico si è limitato alla lettura del referto e mi ha consigliato stretching e ripresa dell’attività fisica in modo graduale, iniziando da nuoto e pilates. Ha suggerito anche di vedere un podologo per farmi fare una soletta per il piede sinistro (Ho una gamba leggermente più corta dell’altra e). Il mio dolore attualmente continua sia da seduta che da sdraiata. Il Físioterapista e il mio medico di base dall’Italia suggeriscono anche prove reumatiche. Sono seriamente preoccupata visto che il mio lavoro implica anche sforzi a livello fisico e non capisco se e come uscirò da questo tunnel di dolore!
    In aggiunta le dico anche che cammino con i classici piedi a papera e specialmente la gamba destra si apre di più e il piede destro a riposo a pancia in su ruota verso l’esterno quasi completamente. L’ortopedico non sembrava troppo preoccupato per questo ma penso che possa essere rilevante per la comprensione degli edemi. Anche la mobilità delle anche è limitata, sopratutto la destra e mi è stato confermato dal fisioterapista che insiste sul farmi ricontrollare sia da un ortopedico che da un reumatologo competenti.
    Aspetto suo suggerimento visto che quest’anno ho speso moltissimi soldi tra fisioTerapisti/osteopati/chiropratici…etc etc e nessuno mi ha ancora dato risposte o trattamenti specifici.
    Grazie mille,
    Benedetta

    RISPOSTA

    Carissima, prima di ogni trattamento bisognerebbe fare una diagnosi e nel suo caso mi sembra non si sia raggiunta.

    Francamente il caso mi sembra molto complesso e non posso dare un parere senza vedere le immagini a cui lei si e’ sottoposta.

    Molto in gtenerale posso solo dire che la presenza di un geode della testa del femore deporrebbe per una patologia di tipo degenerativo ( artrosi ) mentre le immagini di edema osseo delle ossa del bacino consiglierebbero sicuramente esami reumatici ma anche del sangue per la linea cellulare ( emocromo, formula leucocitaria, proteine e quant’altro).

    Piu’ di questo non posso dire onde evitare altri consigli di terapia che potrebbero risultare inutili.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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