effetti del fenolo sul viso

    Pubblicato il: 3 Maggio 2010 Aggiornato il: 3 Maggio 2010

    DOMANDA

    Gentilissima Dottoressa,
    sono un ragazzo di 26 anni che ama il Mare e il Sole sin da quando era piccolo. Il mio primo ricordo di bambino è la spiaggia, e ricordo che mi abbronzavo con grande celerità.Ora sono un bel ragazzo senza brufoli, ma quando ero adolescente ho sofferto abbastanza i brufoli con cui combattevo una guerra quotidiana con saponi vari acquistati in farmacia od al supermercato.A 16 anni sono andato da un dermatologo il quale mi ha dato la ricetta per far preparare al farmacista dell’acido fenico (zero virgola zero eccetera naturalmente) e da allora ho incominciato a metterne in grandi quantità.Purtroppo, questo medico non m’ha mai avvisato dei rischi di sbiancamento della pelle di questo fenolo sicché ora mi ritrovo sempre bello abbronzato in tutto il corpo ma non riesco mai ad avere un colore soddisfacente sul viso, al massimo prendo un pò di colore che però dura uno – due giorni, poi scompare assieme ai punti neri: lavato via col sapone.

    RISPOSTA

    Gentile lettore,
    mi sembra strano che a basse concentrazioni possa aver riportato degli effetti collaterali così significativi, benchè forse l’assiduità e la generosità dell’applicazione possano forse in qualche modo aver influito. E’, tuttavia, importante ricordare che anche a prescindere dall’applicazione di prodotti sulla pelle non sempre tutte le parti del corpo nelle diverse fasi della vita abbiano uguale capacità di pigmentarsi come talvolta il viso, le gambe, l’addome pur ostinandosi ‘colpevolmente’ nelle esposizioni.
    Potrebbe affidarsi a degli auto-abbronzanti per il viso che colorano solo lo strato corneo della cute, ricordando tuttavia che la maggior parte di essi non ha in sè capacità di proteggere dal sole.
    Un saluto.

    Anna Rita Giampetruzzi

    Anna Rita Giampetruzzi

    ESPERTA NELLO STUDIO DEI NEI. Dermatologa all’Istituto dermopatico dell’Immacolata (IDI) di Roma presso la V divisione dermatologica. Romana, si è laureata in medicina nel 1997 all’Università Cattolica del Sacro Cuore e poi specializzata in dermatologia e venereologia nel 2001. Svolge ricerca sui pazienti affetti da Lupus e si occupa di diagnostica non invasiva presso il […]
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