efficacia terapia

    Pubblicato il: 1 Marzo 2012 Aggiornato il: 1 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve,Mia madre ha 54 anni e a gennaio2011 è stata operata per caricinoma al colon dx.Dopo l’operazione non ha fatto chemio perchè sembrava essere guarita.Dopo 9 mesi è emersa una metastasi al fegato di 3cm.A dicembre 2011 è stata operata, asportando la parte “malata”.A gennaio 2012 ha iniziato a fare le chemio(sono prevsisti 8 cicli)con Xelox(flebo)una volta ogni 28gg e 6compresse al giorno(da 500mg) di Xeloda per 21 gg. Il 1°ciclo è andato piuttosto bene, ha avuto solo i primi gg nausea e diarrea ( placate con Zofran e Loperamide).Il 2° ciclo, invece, è stato una tragedia. Non riusciva a muovere mani, piedi, a bere. Ha avuto per tutto il mese vomito, diarrea e nausea tant’è che in pochi giorni è dimagrita tanto. C’è da sottlineare però che lei ha fatto solo per 3 volte Zofran e Loperamide, poi ha visto che i sintomi perseguivano e ha smesso. Al 3° ciclo l’oncologo ha deciso di ridurre il dosaggio di Xeloda da 6 a 4 compresse ( 2 al mattino e 2 a sera) e di effettuare TUTTI i giorni Zofran , Loperamide e Plasil in caso di nausea. Con questi rimedi gli effeti sono inferiori(solo irrigidimento di mani e piedi,riesce a bere solo bevande calde e scombussolamento intestinale).Il mio dubbio è il seguente:riducendo il dosaggio ci saranno più possibilità che le cellule maligne possano ripresentarsi?Insomma ha meno efficace la terapia? Non sarebbe meglio mantenere lo stesso dosaggio iniziale e ricorrere a Zofran,Loperamide e Plasil tutti giorni?Grazie infinite per la disponibilità

    RISPOSTA

    Gent. Sig.,
    purtroppo gli effetti collaterali della chemioterapia sono numerosi e talora gravi; e la somministrazione viene eseguita sotto attento controllo medico.
    E’ chiaro comunque che il dosaggio della chemioterapia viene regolato in funzione dei disturbi del paziente ed ovviamente i possibili risultati sono in funzione di una corretta somministrazione.
    Cordiali saluti.

    Prof. Giancarlo Roviaro