DOMANDA
Gent.ma Dott.ssa
dopo 17 anni di matrimonio e 2 figli,un “caso”apparentemente non correlato ha acceso,per me, un faro su un iceberg sommerso da sempre.Il”caso”: l’accidentale scoperta che mio marito- 50 anni,10 più di me – da 10 anni,in era pre-facebook, intrattiene corrispondenze nostalgiche e velatamente seduttive con le sue ex ( una sola un po’significativa, le altre essendo avventure di vacanza),alle quali ha anche dedicato una sorta di museo digitale con catalogazioni, foto ritoccate ad arte etc.In rete, sotto numerosi nick, intattiene altre relazioni virtuali:le rare volte in cui si accenna a me, i toni sono aggressivi,rifiutanti, sminuenti.Trascinato a forza da un terapeuta, ma è durata poco, il tempo di una prima ipotesi di disturbo narcisisistico di personalità,l’iceberg non é emerso:un matrimonio bianco praticamente da sempre, io progressivamente pietrificata dalla sua incapacità di raggiungere il piacere,che sembra provocargli nausea.Ora sono sveglia ma disperata.Help.
RISPOSTA
Carissima lettrice,
è probabile che la diagnosi fatta a suo tempo sia giusta. Se suo marito non vuole affrontare il problema né dal punto di vista sessuale né affettivo o familiare è il caso che sia lei a rivolgersi per un aiuto ad un professionista: la sua disperazione merita di essere accolta, ragionata ed elaborata. Chiunque si sentirebbe afflitto, intendiamoci e quindi non intendo affatto dire che in questo ci sia qualcosa di patologico, piuttosto penso che quando si entra in contatto con una realtà intima così dolorosa è bene trovare un luogo protetto in cui capire cosa sia meglio fare per se stessa e per i propri figli. Infondo lei è una donna giovane e ha il diritto di ritrovare un po’ di serenità! Glielo auguro davvero!
Cordialmente
prof Chiara Simonelli
