Elettroencefalogramma

    Pubblicato il: 25 Ottobre 2016 Aggiornato il: 25 Ottobre 2016

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    sono usa signora di 68 anni che, sofferente da alcuni anni di attacchi vertiginosi da tutti diagnosticati come “sindrome di Meniere”, due anni orsono sono riuscita a risolvere il mio problema dopo essere stata sottoposta ad elettroencefalogramma che cosi’ recitava:
    Referto: AF di medio voltaggio, simmetrica, instabile ed irregolare con alfa a 10 Hz, frammista ad attività rapida, reagente. Brevi ripetute sequenze di theta aguzzo ed onde lente a morfologia aguzza frontotemporali sinistre. Non sostanziali variazioni durante HPN e SLI
    Conclusioni: tracciato EEG con segni di disfunzione con aspetti “epilettiformi” in sede frontotemporale sinistra.

    Dal momento della diagnosi (settembre 2014) sto assumendo 2 cpr/die di Matever (1000 mg al mattino e 500 mg alla sera). ogni 6 mesi ripeto l’elettroencefalogramma ma le conclusioni sono sempre le stesse. Volevo chiederLe se, secondo Lei, dovrò assumere le compresse a vita o se c’è qualche probabilità che possano essere ridotte o addirittura sospese anche perché mi provocano effetti collaterali abbastanza pesanti (irritabilità e stanchezza).
    Grazie per l’attenzione e cordiali saluti. Silvia

    RISPOSTA

    Gentilissima Silvia, la terapia va adattata all’andamento dei suoi disturbi e non in base ai reperti EEGrafici. Se i disturbi “vertiginosi” sono migliorati o scomparsi la terapia va continuata a lungo; se ha effetti collaterali che non sopporta o superiori ai benefici che la cura le da, in tal caso il medicinale che assume può essere sostituito con un altro. Eviterei di fare l’EEG ogni 6 mesi; a proposito, ha fatto una risonanza cerebrale ? Auguri