Emicolectomia Sinistra

    Pubblicato il: 17 Maggio 2010 Aggiornato il: 17 Maggio 2010

    DOMANDA

    Gentile Professor Casetti,
    a novembre 2009 ho subito, in elezione, un intervento di emicolectomia sinistra laparoscopica a seguito di una occlusione intestinale causata da un volvolo al sigma, derotato endoscopicamente, e da un seguente accertamento della presenza di dolicocolon che interessava il sigma ed il discendente nella sua parte terminale. Volevo chiederLe perchè, a Suo parere, si è scelto di asportare tutto il colon di sinistra e non si è optato per una resezione solo della parte, per così dire, “superflua” che costituiva il dolicocolon. O, al limite, perchè non mi si sono risparmiati quei 10/12 cm. di sigma (era lungo 40 cm.) che avrebbero permesso di “ripristinarlo”. E, per quanto riguarda il discendente, non si è scelto di effettuare una “resezione anteriore secondo Knight-Griffen” che mi avrebbe lasciato buona parte del discendente. Premetto che non avevo nessun’altra patologia nè di carattere oncologico che diverticolare. Grazie per l’attenzione. Un cordiale saluto

    RISPOSTA

    EMICOLECTOMIA SINISTRA
    Le resezioni intestinali non possono essere condotte in qualunque punto, ma devono rispettare strutture anatomiche, (quali vasi e nervi) per cui si devono eseguire in punti obbligati. Nel suo caso poi la dolicocolia rappresenta un fattore di rischio per la recidiva di volvolo e quindi quanto meno “peso” si lascia, migliore dovrebbe essere la prognosi a distanza.

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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