DOMANDA
All’età di 10 anni si presenta la prima crisi, due mesi dopo la mia menarca, tre giorni prima della crisi iniziavo ad avere mal di testa, la crisi si presenta con perdita della vista per un’ora e vomito. Il mio ciclo si è presentato fin da subito irregolare, un ciclo mestruale ogni 7/8 mesi; ciò mi ha indotto ad assumere fin da subito una pillola per regolarizzare il ciclo, con effetti positivi. Da 7 mesi la pillola non fa più il suo effetto, il ciclo non arriva regolare ogni mese e ho le ovaie dormienti.Da7 anni continuo ad avere mal di testa quasi tutti i giorni con presenza di crisi 3/4 volte al mese. Inizialmente si presentava con la sola perdita della vista, dopo altri sintomi come la paralisi degli arti sinistri, lingua e gola e qualche volta anche la perdita dei sensi per circa 20/30 min. l’ottavo e il nono anno il mal di testa e le crisi erano meno presenti, 4 crisi l’anno. Da un anno le crisi iniziano a essere di nuovo più costanti, mediamente 3 crisi al mese con perdita di vista, vomito, paralisi, forte mal di pancia e un forte dolore e gonfiore alla vena della tempia destra. Ho eseguito vari ricoveri e diverse visite, ho assunto dei farmaci: topamax, trizadol solo quando ho la crisi, e lixsidol antidolorifico e noto che non mi f più effetto. In questi 10 anni non ho mai trovato delle cure adeguate alla mia emicrania con aura, vorrei sapere che danni mi potrebbero portare le crisi, se possono peggiorare e capire se esiste una cura in grado di allontanare le crisi?
RISPOSTA
Gent.ma Sig.ra,
la descrizione dei suoi attacchi sembra confermare in pieno la diagnosi di una emicrania con aura, e purtroppo a frequenza di crisi piuttosto elevata.
Il primo passo da fare è sicuramente quello di sospendere l’assunzione della pillola. Infatti è ormai certo che nel caso che lei descrive il rischio dell’assunzione supera decisamente l’eventuale beneficio.
Dunque il primo provvedimento che deve mettere in atto è la sospensione dell’assunzione dell’estroprogestinico. In seguirto si dovrà valutare come si modifica l’andamento della cefalea e prendere i corretti provvedimenti terapeutici.
Cordiali saluti
Giovanni Battista Allais