DOMANDA
Salve, sono circa 20 anni che soffro di emicrania con aura. I sintomi sono vari (disturbi visivi, confusione mentale, formicolii diffusi, nausea, vomito e cefalea). Qualche anno fa il mio medico curante mi ha prescritto una profilassi a base di Laroxyl e Metoprololo per circa un mese, poi mi ha prescritto delle compresse da assumere al bisogno, ai sintomi iniziali di disagio, con esito negativo (purtroppo non ricordo il nome) e sosteneva che potrebbe trattarsi di una carenza di Dopamina. Il neurologo di Ravenna ha attribuito tutto allo stress, ho eseguito una tac nel 2008 negativa, una rmn nel 2012 che ha riscontrato un’area puntiforme di necrosi tra midollo spinale ed allungato, che secondo lo specialista non ha a che fare con gli attacchi di emicrania. Ho una pressione arteriosa che si mantiene sui 140/90. Mi sembra che il problema, nella mia zona di residenza (Ravenna) venga sottostimato; ho provato anche con Diazepam gtt, mattina e sera, ma dopo un iniziale beneficio o iniziato ad avere nuovi disturbi. Mi consiglia uno specialista adatto alla cura del caso, o altri accertamenti, magari volti a dosare il livello della Dopamina? su internet leggo parlare di emicrania basilare, che riguarda un ramo dell’arteria carotide e coinvolge basi sanguigni e terminazioni nervosi. Potrebbe andare bene il Gabapentin? Sono disposto anche a recarmi in Veneto presso la VS sede per valutare la miglior forma di trattamento da intraprendere. Ringraziando, porgo i più cordiali saluti.
RISPOSTA
Se Le è stata prescritta una profilassi, presumo gli attacchi siano frequenti, poichè nella maggioranza dei casi l’ emicrania con aura è a bassa frequenza e la profilassi pertanto non è indicata. L’ inefficacia potrebbe essere dovuta al periodo troppo breve di assunzione dei farmaci: una valutazione attendibile richiede almeno due mesi. Vi sono comunque altre terapie, da scegliere valutando il singolo caso.
Il dosaggio della dopamina non avrebbe alcuna utilità pratica.
Se vorrà inviarmi la Sua mail risponderò ad altre domande di Suo interesse.
Cordialmente
Prof. Giorgio Zanchin