DOMANDA
buongiorno dottore,
circa 10 anni fa, a seguito di un episodio di sincope vasovagale a mia sorella (attualmente di 18 anni)risultata positiva al tilt test per iperattività del nervo vago e dopo numerose ipotesi di LES, (per indici ANA positivi) glicogenosi, malattie cardiache ecc.
è stata diagnosticata una tiroidite di hashimoto, durante l’ultima ecografia l’ecostruttura tiroidea risultava completamente sovvertita, lei segue una terapia con eutirox 25 mg ma quello che mi preoccupa è il risultato dell’ultimo esame emogas analisi da campione capillare
le riporto i dati non a norma:
ph: 7.374
pO2 73,3 nnHg (83-100)
FCOHb 0.9%
ctHb 14.3 g/dL (11-14)
FMetHb 1% (0.2-0.6)
cCl 111mmol/L (98-106)
cLac 1,8mmol/L (0,5-1,6)
chetoni 0.6
nelle analisi emogas di mia sorella è spesso stata riscontrata una condizione di acidosi per cui non è però mai stato preso alcun provvedimento.
vorrei, pertanto, un suo parere in merito e capire se la tiroide può effettivamente essere la sola responsabile oppure occorre indagare altri ambiti o effettuare ulteriori terapie.
p.s. dall’ultimo ecodoppler è stato riscontrato un ispessimento delle valvole mitrale e tricuspide ed una piccola insufficienza valvolare.
attendo un suo parere e la ringrazio in anticipo per la disponibilità.
RISPOSTA
La tiroidite di Hashimoto è una condizione estremamente frequente. In alcuni casi evolve verso un difetto della funzione della tiroide (ipotiroidismo) ed in questi casi è necessaria la terapia sostitutiva con un ormone identico a quello naturale (tiroxina). L’adeguatezza della dose somministrata si valuta attraverso la normalizzazione dei valori di TSH (che risulta alto nell’ipotiroidismo). Non c’è nessun rapporto con la alterazione dell’emogasanalisi. Il mio suggerimento è di valutare con l’endocrinologo l’adeguatezza dell’attuale terapia sostitutiva e di affrontare in ambiente internistico i restanti problemi non correlati.