EMOGLOBINA NELLE URINE

    DOMANDA

    Buongiorno Direttore, ho 38 anni e mi hanno riscontrato 0,20> mg/dL di emoglobina nelle urine, cosa comporta mi devo preoccupare?

    Grazie e cordiali saluti.

    Maurizio

    RISPOSTA

    Egregio signore,

    con il termine emoglobinuria si intende la presenza di emoglobina nelle urine, che normalmente non la contengono. Può essere segno di diverse patologie (malattie infettive, intossicazioni, difetti ereditari come il favismo, malattie genetiche come l’emoglobinuria parossistica notturna). Può altresì associarsi a piccoli calcoli delle vie urinarie o cisti renali. Si distingue dalla presenza di sangue vero e proprio nelle urine, fenomeno che passa sotto il nome di ematuria. Il colore più o meno marcato delle urine si associa con la gravità dell’emoglobinuria. Se non esistono patologie di fondo, che vanno sempre escluse, l’emoglobinuria non provoca problemi all’organismo. Il fenomeno è dovuto alla rottura delle membrane dei globuli rossi (emolisi) che rilasciano l’emoglobina contenuta la loro interno, la quale rimane in circolo fino a quando arriva ai reni dove, per il basso peso molecolare, viene filtrata dall’epitelio glomerulare e passa nelle urine. L’emoglobinuria da sport è spesso dovuta a corse su terreni sconnessi o con scarpe non ammortizzanti.

    C’è inoltre da considerare che l’eliminazione di urine rossastre non è necessariamente sinonimo di ematuria o di emoglobinuria; infatti, l’urina di questo colore può semplicemente essere dovuta a una contaminazione con flusso mestruale (ovviamente non è il suo caso!) o all’assunzione di particolari alimenti o farmaci.

    Tra i vari sintomi che possono associarsi alla emoglobinuria, in relazione alla causa d’origine, vi possono essere febbre, brividi, ingrossamento della milza (splenomegalia), pallore cutaneo, tachicardia, mancanza di respiro, debolezza e l’itterizia.

    In sintesi: visto che Lei non riferisce di altri problemi, credo sia ragionevole ricontrollare le urine tra qualche settimana così da valutare l’andamento del fenomeno.

    Cordiali saluti, Filiberto Zattoni