Emorragia cerebrale

    Pubblicato il: 21 Marzo 2012 Aggiornato il: 21 Marzo 2012

    DOMANDA

    Gent. prof. Berardelli,
    mio padre(80 anni),circa5anni fa ebbe una piccola ma profonda emorragia cerebrale.Sulla lettera di dimissione era scritto(alla voce TAC cranio senza m.d.c.):”Piccolo ematoma intrassiale è apprezzabile in temporale parasagittale destra associato a piccola componente ematica anche intraventricolare.Esito ischemico in frontale destra.Segni di atrofia cerebrale”.Sempre sulla lettera di dimissione c’è scritto:”Completo riassorbimento della componente ematica segnalata all’esordio con attuale residua sfumata ipodensità in parasagittale destra con minima impronta sul III ventricolo.Invariati i restanti reperti,in quadro di leucoencefalopatia multiinfartuale”(i medici gli assegnarono Nimotop e Nootropil).L’anno successivo,mio padre effettuò un’altra TAC e una Risonanza Magnetica (il medico che lo segue disse,dopo aver analizzato il risultato della RMN che lui ha l’aterosclerosi.Per questo motivo,il medico gli prescrisse,oltre a Nimotop,anche Proendotel,mentre e gli disse di interrompere l’assunzione di Nootropil).Attualmente,mio padre sta bene però,talvolta,temo che possa ripetersi l’emorragia cerebrale.Per questa ragione,speravo che il neurologo gli prescrivesse una nuova TAC.Invece,non solo il neurologo non gli ha prescritto la TAC,ma ha detto che è inutile.Non sarebbe bene,invece, se mio padre venisse sottoposto ad una TAC una volta all’anno per vedere com’è la situazione?L’ultima TAC che ha fatto risale a 4anni fa.
    Grazie in anticipo x la risposta.
    Saluti.

    RISPOSTA

    In realtà la TAC non è necessaria e non servirebbe a prevenire una eventuale emorragia. L’importante è che faccia i suoi controlli clinici longitudinali e che controlli i fattori di rischio per l’emorragia cerebrale.