Emorroidi, che dieta seguire dopo l’intervento chirurgico?

    DOMANDA

    Gent.mo Dottore,

    mio padre è stato operato dieci gg fa di emorroidi e soffre di stipsi. Cosa può mangiare per tenere morbide le feci ed essere regolare? Fin ora pastina , pere cotte, pesce azzurro, insalata cruda, purè. Pur mantenendo questo regime le feci risultano dure e lui non riesce ad essere regolare ogni giorno e quando va fa anche degli sforzi. C’è qualcosa che può integrare ulteriormente?

    Grazie

    RISPOSTA

    Carissimo/a,
    a seguito di interventi proctologici, l’attenzione alla consistenza del bolo fecale rappresenta una delle priorità cui puntare.
    La dieta è indispensabile con fibre ed acqua in quantità maggiore al normale.
    Oltre alla dieta è importante integrare farmaci che siano in grado di attirare acqua nel lume intestinale e, quindi, determinare la composizione di feci idratate e di conseguenza morbide.
    A tal uopo consiglierei farmaci della famiglia degli osmotici come i macrogol (Clin 4000, Pergidal, Onligol, ….), farmaci molto utili all’ottenimento di feci morbide e conseguenti evacuazioni meno dolorose.
    La loro dose ottimale in caso di feci particolarmente dure è di 2-3 dosi al giorno, da prendere in un bicchiere di acqua ed a stomaco vuoto.
    Risulta importante essere a conoscenza che il loro effetto non è immediato, non essendo veri e propri lassativi, e quindi il loro effetto si manifesta dopo due tre giorni dalla loro prima assunzione.
    Altro farmaco che viene generalmente usato a seguito di interventi chirurgici è il lattulosio, da assumere con le stesse modalità di quanto descritto precedentemente.
    Cordiali saluti.
    Dr. Giuseppe Calabrò

    Giuseppe Calabrò

    Giuseppe Calabrò

    Responsabile dell’ambulatorio della stipsi e coordinatore dell’ambulatorio proctologico del Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano. Nato a Napoli nel 1962, si è laureato all’Accademia di sanità militare e si è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica all’Università agli Studi di Milano.
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