emorroidi e metodo trattamento

    DOMANDA

    Egr.Dr.Villani,
    Salve sono un pensionato di70 anni, nel 2010 mi sono sottoposto a un trattamento di dearterializzazione emorroidaria metodoTHD (emorroidi di III grado lato destro canale anale).
    Da allora non ho avuto ulteriori disturbi. Nel febbraio 2014 in occasione di una colonscopia tradizionale preventiva risultava nella diagnosi: “a livello anale modesta congestione emorroidaria” ma al riguardo non avevo alcun disturbo. Da 15 giorni circa ho accusato all’inizio dello sfintere anale lato destro, un disturbo come un pizzicore o qualcosa che stringe con leggero dolore, dandomi un senso di fastidio durante il giorno. Al lavaggio con Fisian palpando con la punta del dito sempre sul lato destro inizio-orifizio anale avverto una specie di bolla o gonfiore semimolle di forma ovale (come piccolo fagiolo) al tatto non dolente,ma non esiste alcuna secrezione o sanguinamento, né fuoruscita.
    All’inizio della defecazione (feci normali) questo gonfiore mi disturba come ostruzione ed al termine ho la sensazione come se fosse rimasto qualche residuo nello sfintere; ma non lo è perchè al lavaggio non risulta nulla, tranne la bolla che sento al tatto del dito.
    Può trattarsi di una recidiva o di una nuova formazione emorroidaria o altro?
    Se dovessi sottopormi ad un nuovo trattamento è più appropriato ripetere lo stesso metodo THD, oppure si può sostituire con il metodo Stapler (o intervento di Longo).Se cosi fosse
    il metodo Stapler è ripetibile negli anni in caso di recidiva.Grazie

    RISPOSTA

    Potrebbe essere una recidiva, una trombosi che si risolve senza problemi o un piccolo ascesso. Prima di pensare alla tecnica chirurgica (THD o Longo), direi che sia opportuna una visita e una diagnosi corretta. Anche la tecnica di prolassectomia sec. Longo è comunque ripetibile.
    Cordiali saluti

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
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