enantone e rischio trombotico

    Pubblicato il: 16 Giugno 2013 Aggiornato il: 16 Giugno 2013

    DOMANDA

    Gentile dottore, ho 35 anni e a causa di di una grave forma di endometriosi per migliorare la qualità di vita sono costretta a sottopormi a terapia con enantone. Chiedo a lei un consulto in quanto vorrei capire se l’enantone in un soggetto con fattore V di leiden molto basso, presenza di mutazione (G1691A) in eterozigosi del fattore V di Leiden e fattore VIII aumentato ma con i restanti parametri coagulativi(ATIII, Proteina C e S) nella norma può aumentare il rischio di sviluppare trombosi, quali parametri monitorare durante la terapia e se è il caso di iniziare a fare un antiaggregante. Non assumo terapie antiaggreganti. Faccio presente che in seguito a somministrazione di diane, quando ancora non ero al corrente della trombofilia, ho avuto una trombosi all’inizio del secondo mese di terapia con l’estroprogestinico. Aspetto con ansia una sua risposta. Cordiali saluti, Pina

    RISPOSTA

    Buongiorno. Le consiglierei di rivolgersi ad un centro di riferimento per emofilia e trombosi, o comunque specializzato nell’ematologia della coagulazione. Ce ne sono su tutto il territorio nazionale. Per informazioni specifiche sui centri di riferimento può rivolgersi alla Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi (SISET):
    presso NL CONGRESSI srl
    Via Sirte, 31
    00199 Roma
    Tel: 0686214338 (risponde il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 14.30 alle ore 17.30)
    cell: 3487710889
    Fax: 06 99367325
    email: info@siset.org

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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