Encefalopatia di Wernicke

    Pubblicato il: 4 Marzo 2013 Aggiornato il: 4 Marzo 2013

    DOMANDA

    egr dott.re 6 anni fa a mia madre è stata diagnosticata l’encefalopatia di Wernicke in stadio avanzato ma secondo i medici recuperabile. Dopo circa 1 anno mediante risonanza c’è stato comunicato che i danni al cervello sembravano essersi “ri-assorbiti”. In realtà mia madre da allora non è più stata autonoma e auto sufficiente, non ha riportato deficit motori. Il deficit princiale è la perdita di memoria che comporta sia sul lavoro che nella vita di tutti i giorni non pochi problemi. Nell’arco di una discussione breve di 5 minuti è in gradi di chiedere 3…4 volte lo stato di salute, cosa si ha mangiato ecc. Ultimamente si stanno verificando con + frequenza situazioni nelle quali fuori dal contesto della vita ordinaria di tutti i giorni, lontana dalle sicurezze dei familiari quali punti cardine, in momenti di relax situazioni forse immaginarie derivanti da (sogni, giornali, film ecc) delle quali racconta che qualcheduno le ha detto qualche cosa o altro; perlopiù sono cose prive di senso o di fondamento come ad esempio “la polizia ed i vigili urbani che le ha fatto dei gesti….” A prima vista non ci si accorge dei suoi problemi ma basta poco per comprendere che la “Presenza” non c’è più.
    Che consigli mi può offrire?
    Ci sono centri specializzati per tale malattia?
    Si accetta qualsiasi tipo di suggerimento.
    cordiali saluti
    Fabio

    RISPOSTA

    Caro Fabio

    mi pare di capire che la mamma ora soffra di una sindrome di Korsakoff che non infrequentemente segue la s. di Wernicke e che è caratterizzata da disturbi della memoria anterograda (non riesce ad accumulare ricordi), confabulazioni (quasi a riempire i vuoti di memoria) e disturbi emotivi-comportamentali (spesso legati a disturbi del lobo frontale). Mi pare che la situazione sia clinicamente stabilizzata (purtroppo), nonostante i miglioramenti della Risonanza Magnetica. Cordiali saluti.