Endocardite

    DOMANDA

    Gentile dottore sono una ragazza di 35 anni fa durante una ecocardiografia mi è stato riscontrato un lieve prolasso mitralico emodinamicamente non significativo con lieve insufficienza…..e una lieve insufficienza alla tricuspide…il cardiologo mi proibì di fare immersioni subacquee e mi disse di non salire a più di 1400 m in montagna… rimasi perplessa e per sicurezza andai da altri due cardiologi.un dottore mi riconfermo’ il prolasso non significativo e lieve insufficienza e mi disse di fare la profilassi per l’ endocardite, l’ altro mi parlò di una ridondanza del lembo anteriore….tre mesi fa ho fatto l’ ultimo eco e la dottoressa mi ha detto che non ho nessun prolasso mitralico,ma che ho solo i lembi sottili e allungati e che non ho insufficienza mitralica…io sono entrata in confusione…tra l’altro ho una paura matta che i batteri possano dal sangue arrivare al cuore….quali batteri possono causare endocardite? Io pratico sesso orale con mio marito e non la vivo bene perché ho paura che i batteri dal sangue arrivano al cuore….io soffro spesso di candida da stress e ho avuto lo streptococco in vagina e ho paura che se mio marito dovesse avere questi batteri per me potrebbe risultare pericoloso…l’ ultima dottoressa mi ha spiegato che l’ endocardite può venire anche a un cuore sano…io ho letto su internet che anche se i batteri dovessero arrivare al cuore di un soggetto sano lo attraverserebbero senza creare problemi….qual’ è la verità?cosa succede se la un taglio nella bocca entra un batterio nel sangue?tra le altro ho letto che l’ endocardite viene se se immunodepresso…io ho spesso la candida vaginale dovuta a stress..,..in questo caso rischierei se dovessi avere rapporti orali con mio marito? Grazie,a presto.

    RISPOSTA

    Il prolasso mitralico senza insufficienza significativa non rappresenta una limitazione all’ attività fisica e tanto meno all’ alta montagna dove è comunque per tutti utile arrivare previo breve acclimatamento ad altezze inferiori.Vi è un pò di confusione riguardo la profilassi antibiotica dell’ endocardite batterica in questi casi, confusione legata alle modifiche avvenute nel tempo riguardo le linee guida. Attualmente l’ accordo è che non è necessaria alcuna profilassi antibiotica vista la bassa incidenza di endocardite ed invece il fenomeno crescente di assuefazione dei batteri agli antibiotici.In conclusione: vita normale, anche sportiva, controllo cardiologico ogni 3 anni ed ecocardio ogni 5 anni. Nessuna profilassi antibiotica specifica.

    Alessandro Capucci

    Alessandro Capucci

    Professore ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nato a Faenza (Ravenna) nel 1948, si è laureato in medicina all’Università di Bologna nel 1973, dove si è specializzato in medicina interna e medicina dello sport. All’Università di Ferrara si è poi specializzato in malattie cardiovascolari. È professore ordinario di malattie dell’apparato […]
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