DOMANDA
Gentile dottoressa, vorrei chiederle alcune informazioni riguardo alla patologia sopra indicata, riscontrata a mio padre.
Mio papà, ha 70 anni, ha smesso di fumare quasi 30 anni fa’ (e non era un gran fumatore), ha sempre avuto un lieve enfisema polmonare.
Negli ultimi 5 anni, in seguito ad un Glaucoma, ha iniziato una cura con un collirio che come effetti collaterali aveva la dispnea; ed a causa della sua testardaggine ha sempre incolpato quel collirio per il suo problema.
Ora, dopo un ricovero per accertamenti prima, ed un ricovero a causa di una crisi respiratoria poi, si trova ricoverato in ospedale collegato all’ossigeno perennemente.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di parlare con i medici, ma quello che sò è che un polmone è parecchio compromesso, e comprime il cuore facendolo lavorare male. Nel primo ricovero (fatto in un centro specializzato sul cuore, perchè si pensava fosse un problema cardiaco) dopo vari esami hanno accertato la causa (enfisema) ed avevano parlato di un intervento chirurgico per asportare la parte di polmone “compromessa” in modo da lasciare più spazio al cuore, e farlo lavorare in maniera corretta.
In questo ricovero (altro ospedale, più vicino a casa) sembra che vogliano trattare solamente con ossigenoterapia.
Possibile che non sia possibile ridare ad un uomo di 70 anni la possibilità di uscire di casa liberamente, senza essere legato ad una bombola di ossigeno?
Quali sono le cure attualmente fattibili?
Grazie mille per l’attenzione,
Saluti
Angelino
RISPOSTA
Gentile lettore, per poter rispondere accuratamente avrei bisogno di più informazioni tipo il risultato di una TAC ad alta risoluzione, il risultato delle prove di funzionalità respiratoria complete e l’emogasanalisi. Tenga presente che talvolta l’uso dell’ossigeno è indispensabile in una fase acuta ma non più in una fase cronica. Se vuole ricontattarmi con maggiori dettagli sarò lieta di risponderel nuovamente
Cordialmente
Annalisa Cogo