entecavir+tenofovir per prevenire resistenza hbv

    DOMANDA

    avevo sottinteso virus “hbv”

    RISPOSTA

    Gentile utente,
    La terapia per l’infezione da HBV in un paziente che non ha mai usato farmaci in precedenza ( detto paziente naive) è basata su una monoterapia. Sia tenofovir che entecavir possono essere scelti come terapia nel paziente naive. Tenofovir è senza dubbio il farmaco capace di ridurre rapidamente l’HBV-DNA e mantenerlo soppresso a lungo. Al momento il riscontro di mutazioni di resistenza nei pazienti trattati con questo farmaco è assolutamente rarissimo. La terapia di combinazione non è approvata perchè non esistono studi che ne abbiano valutato la superiorità rispetto alla monoterapia- E’ altresì vero che, nel caso vi fosse uno scompenso della cirrosi ( ascite, sanguinamento delle varici esofagee) potrebbe essere prudente ( ma completamente fuori linea guida quindi in regime off-label) associare a tenofovir la lamivudina, per dare più forza ( anche se empiricamente) al trattamento e scongiurare la possibilità dell’emersione di una resistenza. Solo nelle persone con la co-infezione HIV/HBV , quindi soggetti immunodepressi, si è osservato in studi osservazionali (non randomizzati) una possibile maggior sicurezza della doppia terapia con tenofovir e lamivudina o emtricitabina(faramco molto simile alla lamivudina ma sviluppato solo per l’infezione da HIV) rispetto alla monoterapia.E’ anche vero però che il passaggio dalla monoterapia con lamivudina alla doppia terapia con lamividina + tenofovir in questi pazienti è avvenuto in modo assolutamente naturale essendo entrambi i farmaci utili per combattere l’HIV e quindi associabili in una terapia di combianzione.
    Questo per dirle che non vi sono studi randomizzati neppure nei soggetti sieropositivi per HIV ma solo osservazioni su coorti europee e americane
    Spero di esserle stato di aiuto e rimango a sua disposizione se dovesse avere bisogno di ulteriori chiarimenti
    Cordiali Saluti
    G. Carosi