Eosinofilia idiopatica

    DOMANDA

    Salve gentile dottore,
    le scrivo per avere un suo parere e dettagli riguardo la Eosinofilia idiopatica. Premetto che da due anni ormai sono affetta da eosinofilia lieve, la punta massima del valore assoluto degli eosinofili è stata di 1.5, che l’emocromo nella sua totalità è sempre normale , che i globuli bianchi al massimo hanno raggiunto picchi di 8000, che tutte le altre indagini ematiche sono sempre state normali a parte le IgE totali che son sempre alterate fino ad un massimo di 500. Ho eseguito qualunque tipo di indagine: dalla ricerca dei parassiti e miceti, allo streptococco e pneumococco, dagli anticorpi autoimmuni a ricerche per allergie compreso il Faber test 244 risultato solo un’allergia marcata al nikel, da ecografie su ogni organo ed anche TAC total body, da gastroscopia a colonscopia, perfino una ricerca molecolare al Seragnoli di Bologna per escludere una leucemia eosinofilia. I risultati del tutto sono stati negativi tranne che per una gastrite cronica aspecifica ed un colite cronica lievemente attiva con infiltrato di eosinofili.
    L’ematologo che mi segue e il gastroenterologo sostengono però che l’eosinofilia non possa essere giustificata dalla colite, parlano a questo punto di eosinofilia idiopatica. Vorrei sapere da lei informazioni più dettagliate al riguardo, se per esempio può evolversi in aggressiva nei confronti degli organi o se può essere tenuta sotto controllo facendo ricorso a cortisone quando comincia ad aumentare, per due volte infatti il Valore degli eosinofili è calato dopo assunzione di cortisone da 0,5 mg, preso per effettuare TAC MDC. Insomma mi dica della pericolosità di questa patologia e se dalle statistiche che leggo solo L’80 per cento è curabile.

    Grazie attendo sua risposta.

    RISPOSTA

    Buongiorno. Alla luce di tutte le indagini eseguite credo che lei possa davvero vivere serenamente senza alcuna preoccupazione, mantenendo unicamente un regolare monitoraggio del suo emocromo. Il termine “idiopatico/a” in medicina, indica in genere la natura sconosciuta del fenomeno in questione, che tuttavia, come nel suo caso, non deve per forza di cose essere considerato un problema. In assenza di sintomatologia specifica o di alterazioni d’organo correlate all’ipereosinofilia, non  vi è alcuna indicazione ad assumere terapia steroidea per normalizzare la conta dei granulociti eosinofili.

    Cordiali saluti,

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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