DOMANDA
Gentile Professore,
ho avuto una risposta da un suo autorevole collega,infettivologo ed esperto in epatiti virali che le voglio citare testualmente: “L’unica trasmissione sessuale dell’epatitie C significativa dal punto di vista del singolo individuo e della epidemiologia è quella che avviene con oggetti o parti del corpo contaminati da sangue che entrano in contatto con la mucosa anale lesionandola . Attualmente tra gli i soggetti che hanno rapporti omosessuali maschili , che hanno rapporti anali in misura più frequente degli eterosessuali, è in incremento il numero di casi di epatite acuta C dovuto all’uso di oggetti sporchi di sangue o di parti del corpo ( mani od altro nel cosidetto “fisting”) che sporche di sangue determinano lesioni della mucosa anale. La trasmissione sessuale del virus c con altre modalità appartiene alla fantasia od è asolutamente eccezionale. Pertanto se il rischio è quasi inesistente non si dovrebbero modificare comportamenti od eseguire tests inutili”.
Ora, siccome lei mi confermava che e’ possibile la trasmissione di epatite C anche se durante il rapporto sessuale non vi e’ sangue evidente, le chiedo la cortesia di chiarirmi il dubbio.
Grazie mille.
RISPOSTA
Ancora una volta? Ho l’impressione che lei giri un po’ troppo per le pagine internet, confondendosi ulteriormente le idee. La prego di leggere le mie risposte precedenti, perché non ne ho altre. Tra le righe troverà anche l’unica raccomandazione davvero coerente, e che più di tutte vale in questi casi, ovvero quella di usare il preservativo laddove vi sia anche il minimo sospetto di rapporto potenzialmente a rischio, anziché arrovellarsi su quale sia il tipo di lesione o di pratica sessuale che può o meno trasmettere l’epatite C. Questa patologia è, e rimane purtroppo, una delle infezioni più subdole e più contrastate in termini di capacità di trasmettersi, indipendentemente dal parere soggettivo di singoli “esperti”. Non ho, perciò, davvero altro da dirle in merito.