DOMANDA
salve Dottore,
Le spiego in breve la ragione per la quale Le scrivo. Mi madre è affetta da un ependimoma anaplastico di 3 grado localizzato all’interno dei ventricoli che a febbraio ’14 le è stato rimosso (in gran parte) chirurgicamente. In seguito le fu applicata una valvola interna per il deflusso liquorale. A seguire, nei mesi di maggio/giungo è stata sottoposta a radioterapia .
Nei mesi successivi appariva in via di guarigione, autonoma e lucida fino al giorno in cui ha iniziato ad avere perdita motoria degli arti dx a causa di un edema guarito con cura cortisonica.
A Novembre si sono presentati dei vomiti e abbiamo provveduto ad accompagnarla al pronto soccorso dove provvedevano a ricoverarla per un rigonfiamento ventricolare ma non ritenevano opportuno dover intervenire in alcun modo se non fosse peggiorata drasticamente. Nel frattempo mia madre ha perso la parola e la mobilità degli arti dx al che le hanno inserito un nuovo drenaggio esterno che ritengo non sia andato a buon fine non tanto per la ridotta quantità di liquor che defluisce tanto quanto per il fatto che sia finita in coma e quindi trasportata nel reparto di rianimazione dove vi è da 4 gg. Siccome nella struttura in cui si trova ritengono di non dover intervenire chirurgicamente anche a causa della mancanza di attrezzatura specifica quale navigatore ecc… Le chiedo se può cortesemente darmi il suo parere se possibile con la massima urgenza.
Resto in attesa di un suo riscontro.
Saluti
L.S.
RISPOSTA
Mi spiace signora ma mi e’ impossibile darle una risposta su un quesito cosi’ specifico senza prenderne diretta visione.
Chiedete eventualmente un consulto presso un’altra struttura vicina a quella del luogo di ricovero, che sia dotata della attrezzature richieste.
Cordialita’