epilessia notturna

    DOMANDA

    Egregio dott. Oldani, Le faccio un breve exursus.
    Tutto inizia nel 1994 all’età di 16 anni circa, quando per la prima volta ebbi una crisi durante il sonno.Solo l’elettroencefalogramma nel sonno rilevava qualcosa di insolito, appunto quella che poi mi hanno detto essere epilessia morfeica.La forma di epilessia riscontrata però risultava molto lieve, pertanto solo dopo qualche titubanza, si decise di intraprendere la via dei farmaci.
    Ho assunto, così, per 4 anni (fino al 1998) depakin (2 da 500mg al dì) finché si decise di smettere.
    Tutto è andato per il meglio sino al 2001, quando nel febbraio si ripresentava una nuova crisi nel sonno e naturalemte ripresi ad assumere il depakin.Tutto ciò fino al marzo 2008. In quel momento si è parlato nuovamente di smettere la cura, ma visto il precedente sembrava più cauto continuarla.In ogni caso mi fu consigliato di modificare il farmaco, con altro più adatto e più all’avanguardia.Quindi, con i tempi necessari, nel 2008 ho sostiuito il depakin con topamax (2 da 100mg al dì).
    Tale scelta fu dettata anche dal fatto che il depakin mi aveva fatto prendere parecchi chili, nel mentre con il topamax ne avrei persi.
    L’assunzione di questo nuovo farmaco infatti ha comportato una perdita considerevole di peso, riportandomi ad un peso assolutamente accettabile (90 kg circa per m 1,85).
    Purtroppo ho subito fastidiosi effetti collaterali: formicolio ai piedi, febbre con relativa astenia/spossatezza, temperatura corporea più elevata. A ciò si aggiungeva un problema mai presentatosi prima: disfunzione erettile.
    Dapprima preoccupatomi mi sono rivolto ad un urologo, ma dopo vari accertamenti, è risultato tutto assolutamente a posto.
    Era evidente quindi che il problema trovava origine dall’assunzione del farmaco, malgrado il mio medico sostenesse il contrario.
    Decisi quindi di sostituire nuovamente il farmaco, sempre rispettando i tempi necessari, assumendo Lamictal (2 da 100mg al dì) in luogo del topamax.
    Dalla sostituzione ho trovato subito giovamento. Eliminati praticamente gli effetti collaterali (formicolio febbre ecc.); trovavo inoltre un vistoso miglioramento per ciò che concerne la disfunzione erettile prima rilevata.
    Purtroppo però non ho ritrovato completamente la mia potenza sessuale, pertanto a questo punto dopo un nuovo consulto si è deciso di eliminare il farmaco.Dapprima c’è stata una riduzione di 50 mg del lamictal, che infatti portava un ulteriore miglioramento sotto il profilo sessuale.
    Poi però da un elettroencefalogramma holter per 24 ore, è risultato che durante il sonno ci sono ancora alcune scosse anomale, pertanto dovrei continuare con la cura.
    A questo punto chiedo cosa ne pensa Lei di questa situazione e soprattutto come penserebbe di risolvere la problematica sessuale.
    Magari con la sostituzione ulteriore del farmaco? Ma mi dovrebbe suggerire con quale. Certo vorrei evitare il depakin che mi farebbe ingrassare notevolmente.
    La ringrazio anticipatamente ed attendo con ansia un Suo cortese parere.

    RISPOSTA

    Mi pare che la gestione della sua forma di epilessia notturna sia stata fatta, negli anni, con competenza. Ha utilizzato alcuni tra i migliori (e più moderni) farmaci antiepilettici. Purtroppo non è prevedibile quale, tra i vari farmaci, possa dare o meno effetti collaterali sulla sfera sessuale. Prima di cambiare nuovamente la terapia bisognerebbe capire bene il tipo di epilessia notturna e la frequenza delle crisi. Esistono altri farmaci oltre a quelli che lei ha già sperimentato, ma non è possibile fornire un elenco generico. Il suo epilettologo di fiducia la potrà consigliare nel migliore dei modi. Si fidi. Cordiali saluti