epilessia postictus

    Pubblicato il: 12 Maggio 2010 Aggiornato il: 12 Maggio 2010

    DOMANDA

    Salve,aggiungo i dati mancanti,perchè interessata al suo parere.Operata di protesi d’anca il 4/8/2009,dopo intervento compare parestesia al piede dell’arto operato,il destro.Dopo 20 giorni ictus con formicolii dapprima a gambe e braccia destre,in seguito anche alle labbra con sensazione di difficoltà a parlare,non effettiva.LE prime TAC evid.a livello del centro semiovale di sinistra piccola zona di tenue iperdensità da verosimile screzio ematico.LA R.M.,dopo 7 giorni,evid.a sede pre post rolandica sin.un’area di alto segnale nelle immagini a TR lungo e di sfumato basso segnale in TI,esito ischemico?.La seconda R.M.mostra regressione.Residuano piccoli nuclei gliotici alla sostanza bianca profonda anter.IL primo clono alla gamba destra dopo 5 giorni dall’ictus.Il secondo ,in presenza di febbre,con tremito diffuso dopo qualche di.Mi è stata prescrittaR.M.ALL’ENCEFALO .LA cura,mi si dice.dovrò farla per sempre.La ricerca D.DIMERO è ris. negativa.In attesa ,cordiali saluti

    RISPOSTA

    Sarebbe utile sapere anche se ci siano stati segni di tromboflebite profonda ( nel qual caso per spiegare un’embolia cerebrale ( perchè l’aspetto che descrive ne è evocativo) andrebbe fatto un ecocardiogramma transesofageo con doppio contrasto per la ricerca di un Forame ovale patente che possa giustificare un passaggio dal circolo venoso a quello arterioso direttamente. Oppure il referto di un ecocolordoppler CV per eventuali placche carotidee che ugualmente possano aver embolizzato. Sul fatto che la terapia debba essere a vita, calmi. Almeno 5 anni di sicuro poi si vedrà la situazione.