DOMANDA
Vorrei avere un consiglio su quanto accadutomi. Sono la mamma di un bambino di 12 anni, che all’incirca ad 1 anno venne colto da attacchi di pavor nocturnus che poi in breve (portandolo nel lettone) scomparirono. Soltanto all’età di 10 anni siamo poi riusciti con successo a farlo dormire da solo. Premetto che lui spesso parla e si arrabbia nel sonno e qualche anno fa l’ho visto alzarsi aprire la porta di casa ed avviarsi fuori. Da allora porta chiusa con il catenaccio al quale poi ho attaccato uno scacciapensieri che suona al minimo movimento,domenica nella notte abbiamo sentito lo scacciapensieri suonare il bambino non era + in casa, ha sceso 3 piani di scale percorso nella notte scalzo + di 50 mt arrivando al portone di mia madre (suo punto di riferimento) mio marito quando l’ha trovato dice che andava su e giù per il marciapiede piangendo che non c’era nessuno. Va detto che lui ha urlato il suo nome nella notte per la strada e infatti quando lo ha trovato era sveglio e piangeva (non so se si tratta di sonnabulismo o se invece in realtà sia come sostiene lui di aver chiamato senza risposta si è impaurito ed è corso via però non ricorda di aver aperto la porta e sceso le scale … premetto che per motivi oculistici lui ha sostenuto all’incirca all’età di 6 anni tac e rm cranio encefalo entrambe negative.. Per gli accorgimentri pratici (cancelletti ecc..) abbiamo provveduto. Pensa si tratti di sonnambulismo? così pericoloso? e per il resto cosa devo fare? Grazie 1000
RISPOSTA
Certamente è una forma di sonnambulismo.
In genere vi è una familiarità in questi casi e qausi certamente qualcuno in famiglia ha avuto lo stesso problema.
Se gli episodi sono frequenti si ricorre al trattamento farmacologico (in genere si usano o antidepressivi triciclici a basso dosaggio oppure il 5-idrossi-triptofano a 2 mg/kg di peso.
Altra soluzione è quella dei risvegli programmati che consistono nello svegliare il bambino circa 1-2 ore dopo che si è addormentato e poi si fa riaddormentare.
In genere gli episodi di sonnambulismo si verifico circa dopo due ore dall’addormentamento e il risveglio forzato prima può prevenire l’insorgenza degli episodi.
Ne parli al pediatra.
Cari saluti
Oliviero Bruni