epitassi notturna

    Pubblicato il: 12 Aprile 2010 Aggiornato il: 12 Aprile 2010

    DOMANDA

    Buongiorno,
    mio figlio di 7 anni soffre spesso di epitassi notturna. Non abbiamo dato molto peso fino ad oggi, ma negli ultimi tempi l’evento si è verificato quesi tutte le notti (alle prime ore dell’alba) e facciamo anche una certa fatica a fermare il sangue.
    Dobbiamo/possiamo fare qualcosa?

    grazie, saluti

    RISPOSTA

    Quando il sangue fuoriesce da ambedue le narici, è sempre opportuno far visitare il bambino dal medico.
    L’epistassi del bambino è, nella gran parte dei casi, benigna e termina in pochi minuti: è solo un lieve sanguinamento che si origina dalla parte anteriore del naso, da una zona molto ricca di vasi sanguigni, che si chiama zona di K. dove si incrociano molte arterie, particolarmente fragili, perché la parete è priva di fibre contrattili (quelle che garantiscono, in caso di emorragia, la chiusura del vaso sanguigno e l’arresto della fuoruscita del sangue) che spiega la facilità perché si abbia l’epistassi. Questa zona particolarmente fragile si trova nella parte anteriore e inferiore della narice a 1 cm dall’apertura esterna del naso e così il bambino, infilandosi le dita nel naso, come spesso accade, lesiona la mucosa, rompendola e determinando il sanguinamento.
    Ci sono famiglie “predisposte”, perciò con maggiore probabilità di avere sanguinamento dal naso, comunque le cause variano secondo le età: fra i due e i quattordici anni è una situazione frequente e provocata da situazioni banali: è, come abbiamo detto, una conseguenza del raffreddore, ma anche di influenza e sinusite. Un’altra causa di epistassi (la fuoruscita di sangue dal naso) nei primi anni di vita è l’abitudine che hanno i bambini a infilarsi le dita nel naso, provocando tante piccole ferite in una mucosa più fragile della pelle.
    Che cosa fare
    1 Piegare la testa in avanti stando con il busto eretto: il sangue non deve scorrere nella gola: infatti se il bambino lo deglutisce, potrebbe provocargli il vomito, che, a sua volta, scatenerebbe un nuovo episodio di fuoruscita di sangue dal naso.
    2 Soffiare il naso: non si deve aver paura che si aggravi la situazione, perché è necessario far uscire gli eventuali coaguli e il muco presente.
    3 Stringere le narici fra l’indice e il pollice per cinque minuti.
    4 trascorsi i cinque minuti si deve allentare la presa: se continua a gocciolare il sangue si deve stringere nuovamente le narici sempre per cinque minuti. Se anche dopo questo secondo tentativo, il sangue continua a uscire, si deve andare al pronto soccorso dell’ospedale. Però si può stare tranquilli perché nella maggior parte dei casi l’epistassi si arresta spontaneamente dopo avere “stretto” le narici una sola volta.
    Che cosa non fare
    1 Non si deve piegare la testa indietro.
    2 È inutile mettere sulla fronte panni umidi, ghiaccio, bagnargli la fronte o lavargli il naso, anzi può peggiorare la situazione, perché l’acqua, anche se sgocciola lentamente, colorandosi di rosso, farebbe sembrare più abbondante l’emorragia.
    3 È rischioso infilare del cotone idrofilo dentro la narice, perché i filamenti dell’ovatta potrebbero essere inglobati nei coaguli, e perciò, quando si toglie il cotone, si porta via il “tappo” che “trattiene” il sangue.