eritrodermia e linfonodi

    DOMANDA

    Gentile Dottore, le scrivo per mio padre, 64 anni, che ha un’eritrodermia diffusa su gran parte del corpo. visto che ha gli arti inferiori gonfi, il dermatologo ha dato i seguenti esami:
    E.C.T. ADDOME SUPERIORE:
    fegato di dimensioni e morfologia regolari, presenta diffusa accentuazione dell ‘ecogenicità parenchimale in rapporto a una condizione di epatosteatosi. Colecisti normoconformata, priva di contenuto litiasico.
    Via biliare principale e asse splenoportale nella norma.
    Mal esplorabile la regione pancreatica per l’intenso meteorismo gastrico ed intestinale.
    Normali le dimensioni e l’ecostruttura della milza.
    Normali i reni.
    E.C.T. ADDOME INFERIORE:
    vescica distesa, a pareti regolari, a contenuto omogeneo.
    La prostata, studiata con scansioni sovrapubiche presenta un modesto ingrandimento del lobo medio e contorni regolari.
    La vescica si svuota del tutto con la minzione.
    E.C.T. DELLE REGIONI ASCELLARI:
    in sede ascellare destra sono riconoscibili due linfonodi, il maggiore dei quali ha un diametro di mm 16,7; analogamente a sinistra sono riconoscibili altre due formazioni linfoghiandolari, la maggiore delle quali ha un diametro di mm 18.
    Tutte e quattro le formazioni linfoghiandolari hanno forma ovalare e contorni regolari ed accentuata ecogenicità della regione centro ilare.
    In sede inguinale destra sono riconoscibili due linfonodi ingrossati che misurano rispettivamente mm 34 e mm 19; in sede inguinale sinistra sono riconoscibili altri tre
    linfonodi mm28/2

    RISPOSTA

    Generalmente la diagnosi di eritrodermia è semplice ma il vero problema è l’identificazione della causa o dell’agente scatenante. Nelle forme di eritrodermia primitiva le manifestazioni insorgono su cute sana correlate nella maggior parte dei casi a reazioni da farmaci o come marcatori di una malattia proliferativa. Invece nelle forme di eritrodermia secondaria una forma di malattia cutanea preesistente (tipo psoriasi, dermatite seborroica , etc) si estende a coinvolgere l’intera superficie cutanea. Tuttavia vi sono casi in cui non è possibile identificare una patologia preesistente ne’ un’agente scatenante. Gli esami riportati nella sua email non sono sufficienti a formulare un giudizio anche per l’assenza di dati anamnestici, farmacologici ed ematochimici : continui a seguire il percorso diagnostico indicato del suo dermatologo per arrivare alla potenziale causa che ha scatenato tale eritrodermia. La presenza di una malattia cutanea preesistente limiterebbe il campo ed eviterebbe un iter diagnostico inutile.
    Distinti saluti

    Ignazio Stanganelli

    Ignazio Stanganelli

    TUMORI DELLA PELLE. Responsabile del Centro di Oncologia Dermatologica – Skin Cancer Unit – dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori IRCCS IRST e Professore Associato Clinica Dermatologica Università di Parma. Nato a Trapani nel 1960, si è specializzato in dermatologia e allergologia. Si occupa principalmente di diagnosi non invasiva dei […]
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