DOMANDA
Gentile Dottore, il medico di famiglia mi ha diagnosticato una patologia chiamata ERITROMELALGIA.
Vorrei sapere qualcosa in piu riguardante questa patoligia e possibili cure.
Distinti Saluti, grazie!
RISPOSTA
L’eritromelalgia è una patologia rara, basata sulla disreattività vasomotoria dei piccoli vasi delle estremità del corpo che in particolari circostanze ( calore, esercizio fisico, consumo di alcol etc) presentano fenomeni accessionali di vasodilatazione con rossore e dolore. Può essere primaria o secondaria ad altre patologie: emopatie, disordini mieloproliferativi, ipertensione, insufficienza venosa, malattie autoimmuni, malattie infettive ( mononucleosi, epatiti), intolleranza a farmaci (ciclosporina, verapamil, nifedipina) etc ). Della forma primaria non si conoscono le cause e attualmente si sta indagando sotto il profilo genetico. La malattia comporta una riduzione della qualità della vita, che tuttavia non ne viene influenzata in termini di durata. La terapia non è risolutiva, tuttavia si può riuscire a conviverci. Gli accessi acuti possono essere combattuti con l’applicazione di freddo ed il sollevamento degli arti. Tra i farmaci tradizionalmente più utilizzati ci sono l’aspirina, gli inibitori della serotonina (es. gabapentin) ed i betabloccanti. Tuttavia lo scarso successo della terapia tradizionale e nuove conoscenze fisiopatologiche legate soprattutto ad una primaria alterazione della normale vasocostrizione hanno aperto la strada a terapie “eretiche” apparentemente contraddittorie come l’uso di farmaci o procedure vasodilatanti (calcio-antagonisti, prostaglandine, simpaticectomia). E’ buona abitudine evitare fonti di calore, adoperare scarpe comode preferibilmente senza calze. Nel caso accertato di eritromelalgia inizialmente consiglierei di attenersi a delle buone norme comportamentali e se necessario associarvi le terapie più semplici e tradizionali, riservando ad una eventuale fase successiva l’uso dei farmaci più innovativi ( che comunque non garantiscono il successo); il tutto ovviamente va fatto sotto la guida esperta dello specialista (reumatologo e/o cardiologo internista e/o angiologo). Buona fortuna.