ernia

    DOMANDA

    Le chiedo una grande cortesia.
    Sono di sesso maschile, anni 62, in pensione, ex attività lavorativa di tipo leggero.
    Circa un mese fa ho iniziato ad avere dei dolori al polpaccio dx, dolore che poi si è irradiato
    alla coscia e al gluteo, un po’ anche al piede.
    il mio medico mi ha prescritto delle punture di Ibifen e compresse di Depalgos, che , dopo circa
    una decina di giorni mi hanno fatto passare ogni tipo di dolore.
    Il mio medico, per capire le cause dell’ex dolore, mi ha prescritto una rmn e in seguito una rmn cmd
    delle quali Le trascrivo il referto:
    Esame eseguito con sequenze SE ed FSE su magnete da 0,35 T.
    Nei limiti in altezza i somi in esame.
    Si documenta la presenza di ernia espulsa e migrata in sede posteriore paramediana dx del disco
    L4-L5, che scende caudalmente sino al terzo prossimale di S1, e comprime il sacco durale, la radice
    di L5, la radice di S1 e la radice di S2 nel suo tratto intradurale.
    Cono midollare a livello di L1.
    Riduzione lordosi lombare.
    Osteocondrosi di L4-L5.

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    Il neurochirurgo mi ha consigliato di togliere l’ernia tramite intervento classico, taglio di circa 5 cm,
    in anestesia generale presso l’ospedale Neuromed di Pozzilli (IS).
    Lei cosa mi consiglia? di effettuare l’intervento?
    Ribadisco che non ho assolutamente alcun tipo di dolore.
    La ringrazio sentitamente e resto in attesa di una cortese risposta.

    Luigi

    RISPOSTA

    Gentile signore
    se la sua sintomatologia è completamente scomparsa e non solo non lamenta più dolore ma neppure formicolii e senso di debolezza alla gamba le consiglio di attendere. In genere si consiglia l’asportazione dell’ernia solo quando questa determina sintomi. se i sintomi scompaiono non ravvedo indicazioni all’intervento

    Cordialmente

    R Assietti