ernia c5-c6

    DOMANDA

    Buona sera, ho 40 anni e da circa un anno accuso sintomi quali formicolii, scosse agli arti superiori punture d’ago e crampi ai muscoli dopo una lieve contrazione. Fatta la RMN a fine settembre risulta grossolana formazione erniaria in c5-c6 che impronta il sacco durale. Sfumata alterazione di segnale da mielopatia a livello c5-c6. EMG arti superiori: sofferenza neurogena da denervazione c6 a sinistra. Pess: nella norma.
    Da settembre,avendo limitato al minimo i movimenti e gli sforzi i sintomi sono tutti spariti salvo il presentarsi di crampi dopo lievi contrazioni dei muscoli degli arti superiori o dei dorsali. Il neurochirurgo che mi ha visitato a fine ottobre mi ha proposto l’operazione con inserimento di protesi “discover”, ma dato che i sintomi miglioravano e l’idea dell’intervento mi spaventava abbiamo deciso di fare una seconda RMN e poi rivalutare. Pochi giorni fà è arrivato il risultato di quest’ultima e purtroppo non è cambiato nulla.Io credo che se tornassi a fare l’attività normale i sintomi ricomparirebbero. Dato che non posso stare a riposo per sempre gradirei un suo parere in merito.E’ il caso di aspettare ancora qualche mese o agire? Posso sperare che l’ernia diminuisca di volume? Dato che il dolore è completamente assente forse tendo a sottovalutare il rischio che corro.Quali sono i reali rischi nell’aspettare? Dopo un eventuale inserimento di protesi discover o altro dovrei comunque fare attenzione a non “sovraccaricarla” con sforzi?
    Grazie,cordiali saluti

    RISPOSTA

    Cara lettrice,
    se è portatrice di una ernia cervicale da oltre un anno e al controllo RM non si è avuta una diminuzione del volume dell’ernia è difficile che con il tempo possa veramente migliorare e quindi è probabile che se lei aumenta il livello di carico sulla struttuira cervicale il dolore ricompaia. Per questo credo che l’intervento sia probabilmente la unica via di uscita. Sulla scelta del materiale (semplice cage o discoprotesi) non esistono dati scientifici che dimostrano che la protesi discale sia superiore alla più semplice cage.
    Distinmti saluti
    P.Gaetani

    Paolo Gaetani

    Paolo Gaetani

    SPECIALISTA IN PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE. Dirigente di primo livello della clinica neurochirurgica del Policlinico San Matteo di Pavia. Nato a Milano nel 1956, si è laureato in medicina presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1981, specializzandosi poi in neurochirurgia e in neurofisiologia clinica. È autore, assieme a Lorenzo Panella e a Riccardo Rodriguez […]
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