DOMANDA
Ill.mo Dottore, dal 1993 mi hanno diagnosticato un’ernia esplusa a livello L5 S1. Dopo un primo episodio ischemico(?) in cui ho avuto dolore per ca 10 giorni la mia ernia non ha più provocato dolori. Nel tempo però ho perso la possibilità di camminare sulla punta e sul tallone del piede destro e, sul tallone sinistro.
Il polpaccio destro si è notevolmente ridotto di dimensione (rispetto al sinistro) e, tenendo il piede destro sollevato da terra, non sono più in grado di tirare sù la punta del piede che tende a cadere per gravità.
Ho pertanto deciso di sottopormi ad intervento chirurgico per cercare di vedere se, dopo aver rimosso la compressione che ripeto non mi da dolore, con il tempo il nervo sciatico recuperi parte della sensibilità e forza in modo da consentirmi una vita normale-
Ho un amico ortopedico che mi ha dato la sua disponibilità per effettuare l’intervento in una nota clinica privata di Roma.
Lei che ne pensa?Con l’intervento ci sono possibilità di recupero? Grazie
RISPOSTA
Lei descrive il tipico caos di una sciatica “paralitica”. Essa rappresenta una urgenza chirurgica ed andrebbe operata nelle prime ore dal verificarsi del deficit. Se non viene operata ed il dolore scompare del tutto, le probabilita’ di recupero sono le stesse sia con intervento che senza intervento. per tale ragione generalmente si preferisce non praticare l’intervento. E’ chiaro pero’ che questo deve essere valutato caso per caso.
Cordiali saluti