DOMANDA
Operata il 15-03-2013 di recessotomia e foraminotomia, decompressione del canale l4,l5 dx con tecnica microchirurgica.Dopo persistente dolore il 26-09-2013 procedo con tc esito: Manifestazione artrosiche con segni di sofferenza discale e sbavature osteofitosiche degli spigoli contrapposti l4,l5.Tendenza alla emisacralizzazione di l5 a sinistra. A l4-l5 ernia discale disomogenamente calcificata in sede mediana-paramediana bilaterale che determina compressione sul sacco durale e sulle radici di l5. Coesiste un discreto impegno intraforaminale dal basso sul fascio neuro vascolare a sinistra. Note artrosiche a livello delle apofisi articolari posteriori di l5,s1 e in minor grado l4-l5. Le chiedo ma, l’ernia non mi è stata tolta? Il neurochirurgo mi ha specificato che per vari motivi ha ritenuto volontariamente lasciare l’ernia al disco. Ora persistono i dolori e il dottore mi consiglia un programma di riabilitazione fsk. Se il dolore non dovesse passare procederà con un secondo intervento. Il dottore insiste che il mio dolore non è causato dall’ernia ma, da un’ artrosi multi segmentale con discopatia degenerativa in l4/l5 e in l3/l4 spondilo artrosi diffusa ma, il mio intervento non è servito a nulla?Lei ritiene che sia giusto un secondo intervento. Se volessi contattarla per una visita come posso fare? La ringrazio, distinti saluti, Paola
RISPOSTA
Cara lettrice
le ernie calcifiche si comportano come elementi che comprimono le radici nervose in modo cronico e pertanto è realmente difficile rimuoverle. Il chirurgo ha allargato il forame di uscita della radice cercando di dare spazio. Ma probabilmente non è stato sufficiente. Per stabilire cosa si potrebbe eventualmente fare o se è preferibile fare della terapia del dolore bisognerebbe visionare la documentazione. Per visitarla non ho problemi qui al Policlinioo San matteo di Pavia (0382501788)
Distinti saluti
Paolo Gaetani