Ernia epigastrica

    DOMANDA

    Dottor Pace buon giorno, le scrivo per un problema che ha mio padre. Ha 75 anni e due anni fa a seguito di un dolore all’epigastrio gli è stata riscontrata un’ernia epigastrica. Dagli esami fatti con ecocardiocolordoppler risulta che l’aorta addominale è normale per calibro, radice aortica 28 AS 38 AVA 16 buona anche la funzione sistodiastolica con FE 65%. Porta, anche se non molto volentieri, durante il giorno una pancera per contenere l’ernia. Non gli da particolari problemi anche se ogni tanto accusa delle fitte, generalmente quando non mette la pancera o mangia in modo più abbondante, ma basta che si distende o mette di nuovo la pancera che tutto torna nella norma. Soffre anche di reflusso esofageo che cura da diversi anni con una pasticca al giorno di lansoprazolo. Cosa consiglia per l’ernia epigastrica, visto che si è ingrossata? C’è il rischio che si possa strozzare? La ringrazio per la sua risposta.

    RISPOSTA

    Buongiorno,
    Innanzitutto sono il Prof. Campanelli e non il dott.pace.
    Riguardo la sua domanda, il timing e l’esigenza dell’ intervento dipendono da numerosi fattori,mada quanto dice sembra che l’ernia sia riducibile e non sintomatica, quindi non urgente.
    Certamente,il destino, come quello di tutte leernie, e’ quello di aumentare di golume e quindi di essere prima o poi operate.
    Cordialisaluti
    Prof. GCampanelli

    Giampiero Campanelli

    Giampiero Campanelli

    CHIRURGIA DELL’ERNIA ADDOMINALE. Professore ordinario di chirurgia all’Università degli Studi dell’Insubria (Como e Varese). Nato a Roma nel 1960, laurea in medicina nel 1985, è direttore della chirurgia generale-day surgery presso l’Istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano. È anche presidente eletto della Società italiana di chirurgia ambulatoriale e di Day Surgery (Sicadas) e segretario generale dell’European […]
    Invia una domanda