DOMANDA
buongiorno sono una signora di 35 anni a cui e’ stata diagnosticata ad aprile 2011 un ernia espulsa l5s1 in sede paramediana posteriore dx con diametri assiali 15×12,lieve impronta versante dx sacco durale e compressione radice dx s1.dopo varie terapie infiltrative continua il dolore e percio’ mi rivolgo al centro e.u.n.i di treviso ,dove mi fanno intervento di neurolisi + trattamento intradiscale il 9 novembre 2011.persiste ad oggi dolore al nervo sciatico,che tira e brucia in zona gluteo,coscia e polpaccio.oggi ho effettuato nuova rm e persiste la condizione con tendenza estroflessione verso il basso ,senza compressione sulla radice.Ora cosa misuggerisce di fare? io lavoro in una struttura per disabili,dove alzo qualche peso,anche se sempre in due.saluti
RISPOSTA
Cara lettrice
in casio di ernia espulsa che non si risolve spontaneamente purtroppo i risultati di un trattamento percutaneo (al quale credo lei si sia sottoposta) sono piuttosto deludenti proprio perchè l’ernia espulsa se non si “disidrata” e si “riassorbe” spontaneamnte, va tolta chirurgicamente in modo tradizionale, come recitano tutte le linee guida internazionali