Ernia iatale e cura farmacologica

    DOMANDA

    Gentile Dottore,
    da circa 10 anni soffro di reflusso gastro esofageo, 3 mesi fa mi sottopongo ad una gastroscopia di controllo con seguente esito: ernia iatale da scivolamento, esofagite B, antropatia erosiva HP negativo. Consigli terapia: lucen 20 mg esox one 2 ore dopo i pasti. Questa terapia è in corso da 3 mesi, dovrei continuare o sospendere per poi riprendere a cicli? Inoltre ottobre 2016 subisco un ricovero ospedaliero per forti dolori addominali persistenti già da diversi mesi prima. Mi eseguono tutti gli esami del caso compresa colonscopia con biopsia con risultato negativo per tutti i tipi di esami svolti . In conclusione diagnosi sindrome del colon irritabile e probabile intolleranza al lattosio. Consigli terapeutici spasmomen somatico 40 mg in corso già da quasi 3 mesi e dieta priva di lattosio. Dopo 2 mesi di dieta severa eseguo il test di intolleranza da loro richiesto con risultato negativo. Ma è possibile che l’esito sia risultato negativo per via della dieta e quindi il test possa ritenersi non valido? Mentre per quanto riguarda lo spasmomen somatico lei ritiene che debba continuare ad assumerlo visto considerato esito esami negativo e sono 3 mesi già che assumo questo farmaco?
    grazie

    RISPOSTA

    lei pone due quesiti: in merito al primo, l’esofagite erosiva è una malattia cronica, e spesso richiede una terapia cronica. Se sospendendola tornano i sintomi, va protratta a lungo termine.

    Il secondo quesito riguarda l’intolleranza al lattosio, che non risulta al breath test. La sospensione di due mesi del lattosio non può avere indotto una negatività del test. La terapia con antispastico e benzodiazepine le è stata data proprio perchè gli esami sono negativi e quindi la diagnosi è stata di sindrome funzionale (intestino irritabile)