Ernia Iatale – reflusso gastoesofageo.

    DOMANDA

    Gent.mo dottore,

    Da una recente gastroscopia (settembre 2009) mi hanno diagnosticato: gastrite
    erosiva antrale-esofagite di primo grado-ernia iatale da scivolamento di cm 2.
    Soffro di questi problemi da 6-7 anni, curati con dieta e farmaci
    all’occorrenza ma i fastidi sono sempre presenti. Ultimamente mi è stata
    prescritta una terapia con “Lucen”:

    4 settimane 80 mg
    4 settimane 60 mg
    4 settimane 40 mg
    4 settimane 20 mg (in corso)

    Ora va meglio ma un pò di muco in gola e lo “straccetto” sono ancora presenti
    e di notte ho un leggero reflusso. Preciso che potendo mangiare pochi cibi, la
    mia dieta è più ricca di pane, è forse questo un male?
    Quale dieta dovrei seguire?
    Dall’esofagite di primo grado si può guarire o i danni causati rimangono?
    Farei tesoro di qualche Suo prezioso consiglio.
    Vorrei tanto essere curata da Lei ma i chilometri di distanza sono troppi
    (sono Abuzzese). La prego mi aiuti.
    La ringrazio anticipatamente per la risposta.

    Carla da Pescara

    RISPOSTA

    ERNIA IATALE E REFLUSSO GASTROESOFAGEO
    La terapia in corso è corretta. Può eventualmente provare ad aggiungere 300 mgr di RANITIDINA prima di coricarsi per contrastare l’eventuale picco di secrezione acida notturna (se presente il lei).
    La dieta può aiutare, ma da sola non ha effetti significativi: usi con moderazione brodo di carne, cioccolata, menta, le preparazioni di carne che per la loro preparazione devono stare molto tempo sul fuoco(spezzatini, stufati, umidi etc), alcoolici, grassi in genere e pasti troppo abbondanti.
    L’esofagite erosiva guarisce senza lasciare strascichi, ma recidiva facilmente per cui in alcuni casi deve essere trattata con terapia di mantenimento

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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