Ernia inguinale: dubbi in merito ad una possibile recidiva

    DOMANDA

    Buonasera, ho ca. 64 anni, nel 2008 sono stato operato di ernia inguinale diretta, a destra, provocata da sforzo da evacuazione: l’operazione è andata bene e fino all’aprile 2015 non ho avuto alcun fastidio; ad aprile 2015, uno sforzo di uguale natura mi ha provocato un’ernia inguinale a sinistra, ma, nell’occasione, ho avvertito lo sforzo anche a dx, tanto da avere avuto l’impressione che anche lì fosse accaduto qualcosa, come una recidiva dell’ernia dx già operata, ma poi mi è sembrato che la “toppa” avesse tenuto; ho continuato il mio lavoro che, sebbene sedentario (sono un funzionario della P.A.),comporta grandissimo stress e viaggi quotidiani in auto anche di ca. 130 Km. complessivi al giorno, con giornate di lavoro moto lunghe e super stressanti; ho continuato, come da ca. 45 anni a questa parte, a praticare una regolare attività fisica composta da consistenti camminate a passo sostenuto e ginnastica a corpo libero, il che mi mantiene in uno stato di salute e di forma che anche gli esami medici hanno confermato essere eccellente. Infine, dopo un’attesa di oltre 2 anni e mezzo, il 4 dicembre u.s. sono stato operato dell’ernia inguinale sinistra; il decorso post operatorio sarebbe forse stato normale se il 7 e 8 dicembre, sentendomi bene, non avessi fatto la sciocchezza di esagerare con il cammino, arrivando a percorrere, complessivamente, nei due giorni, ca. 15 Km. Nei giorni successivi mi è comparsa una tumefazione, che a me è sembrata molto pronunciata, in corrispondenza della ferita, a sinistra, e nelle regioni adiacenti, ma senza alcun interessamento dei testicoli, con dolore che si presentava in modo particolare stando seduto e che veniva alleviato solo stando disteso; mi sono talmente preoccupato da recarmi sabato 9 in ospedale dove una dottoressa mi ha visitato dicendomi che, a suo giudizio, l’edema rientrava nella norma e mi ha rimandato a casa; nei giorni successivi ho cominciato ad avvertire senso di pesantezza o come di ingombro, anche a dx, in corrispondenza o in prossimità della vecchia cicatrice,senza, peraltro, segni visibili; il giorno 12 mi sono stati tolti i punti e un’altra dottoressa, a cui, al pari della prima, avevo detto della mia “sciocchezza”, mentre ha giudicato buono lo stato della cicatrizzazione a sinistra e normale la relativa tumefazione, a mia richiesta , mi ha visitato anche a dx, effettuando la manovra abituale che comporta qualche colpo di tosse, da parte del paziente e l’inserimento, da parte del medico, bene a fondo in questo caso, di un dito, credo, nel canale inguinale, sotto al testicolo; la dottoressa dopo avermi visitato, ha affermato con sicurezza che era tutto a posto e mi ha rimandato a casa; tuttavia, nei giorni successivi e , a tutt’oggi, 16 dicembre, data in cui , dopo una settimana di riposo pressoché assoluto, ho ripreso prudentemente a fare una breve camminata, ho continuato e continuo ad avvertire una spiacevole sensazione a dx, come di “gonfiore” o pesantezza, in corrispondenza, credo, del canale inguinale, sempre senza segni visibili apprezzabili: cosa può essere? Ipocondria? Una sorta di riflesso condizionato? Ringrazio anticipatamente per quanto eventualmente mi dirà e saluto con la massima cordialità.

    RISPOSTA

    egregio signore,

    per una diagnosi di sicurezza e’ necessaria un’eco addominale ben fatta e una visita specialistica

     

    cordiali saluti

    prof.g.campanelli

    Giampiero Campanelli

    Giampiero Campanelli

    CHIRURGIA DELL’ERNIA ADDOMINALE. Professore ordinario di chirurgia all’Università degli Studi dell’Insubria (Como e Varese). Nato a Roma nel 1960, laurea in medicina nel 1985, è direttore della chirurgia generale-day surgery presso l’Istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano. È anche presidente eletto della Società italiana di chirurgia ambulatoriale e di Day Surgery (Sicadas) e segretario generale dell’European […]
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