Ernia inguinale sinistra recidiva

    Pubblicato il: 22 Settembre 2016 Aggiornato il: 22 Settembre 2016

    DOMANDA

    Buonasera Preg.mo Dott. CAMPANELLI,
    sono un uomo di 50 anni e vorrei raccontarle sinteticamente la mia avventura.
    Nel marzo 2009 ho subito un intervento di Ernia Inguinale Sx con posizione di rete (Bord Mesh Perfik Plug).
    Già dopo alcuni giorni avvertivo un senso di gonfiore e disturbo nel camminare ma senza alcun dolore, ma il dottore e altri pazienti mi rassicurarono che era tutto normale. Questa situazione è andata avanti così per circa 4 anni, quando nel novembre 2012, a seguito di continue fitte addominali, ho dovuto sottopormi ad altro intervento di Laparoscopia per Riparazione Monolaterale di Ernia Ing. Sx diretta con ostruzione e innesto di protesi (si era sventrata la prima rete-tappo favorendo una recidiva da scivolamento e tenaci aderenze tra i tessuti e il sacco erniario).
    Il secondo dottore mi aveva spiegato che l’intervento andava fatto in laparoscopia per sistemare la rete dall’interno e la rete a copertura del muscolo se non si amalgamava e dava fastidio poteva essere tolta dopo qualche mese.
    Purtroppo, dopo che sembrava andare tutto bene, nel novembre 2013 la rete a seguito di rigetto ha formato un blocco intestinale con fistola sigmoideo-cutanea ed ho dovuto subire una Resezione anteriore del sigma con rimozione di corpo estraneo, ed ancora, nell’aprile 2015, un nuovo intervento di Laparocele mediano non riducibile (a seguito di aderenze) con Ernioplastica Cicatriziale con rete e Viscerolisi, con rete Progrip.
    Tutto finito? Sarebbe troppo bello!
    Ancora una volta mi trovo a sottopormi ad altro intervento per Ernia Inguinale Sinistra da scivolamento, ormai fuoriuscita già fin sopra il testicolo e non rientrante e mi è stato consigliato, da altro dottore, di farlo subito l’intervento onde evitare problemi maggiori.
    Ora, chiedo scusa se l’ho fatta così lunga, ma obiettivamente, secondo voi è normale tutto questo o può essere dovuto al primo intervento? Dovrò sottopormi quindi ad ulteriore intervento che potrebbe essere definitivo o no?
    Nell’attesa di leggerVi, saluto cordialmente.
    NIKOSAL

    RISPOSTA

    Egregio e sfortunato signore

     

    le suggerisco di venire da noi.

    E cio’ perché si tratta di una situazione complessa, e che se trattata ulteriormente in maniera non specialistica, potrebbe rendere  impossibile la risoluzione ( se gia’ non lo e’, cosa da valutare al momento della visita ).

    Cordiali saluti

    Prof. G Campanelli

    Giampiero Campanelli

    Giampiero Campanelli

    CHIRURGIA DELL’ERNIA ADDOMINALE. Professore ordinario di chirurgia all’Università degli Studi dell’Insubria (Como e Varese). Nato a Roma nel 1960, laurea in medicina nel 1985, è direttore della chirurgia generale-day surgery presso l’Istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano. È anche presidente eletto della Società italiana di chirurgia ambulatoriale e di Day Surgery (Sicadas) e segretario generale dell’European […]
    Invia una domanda