DOMANDA
Mi chiamo Maurizio, ho 51 anni. Due anni fa ebbi un episodiodi ernia espulsa a livello l2-l3 che mi creo’ parecchi problemi ma che riuscii a gestire senza intervento tanto che a distanza di una anno con RNM risulta sparita. Da 3 settimane mi hanno diagnosticato una nuova ernia L5 S1 parzialment espulsa che mi provoca forti dolori al polpaccio ed al gluteo dx. Ho eseguito per 15 gg terapica conservativa con Deltacortene e voltaren. Nessun miglioramento, anzi il quadro appare peggiorato ( parziale perdita di forza alla gamba dx e male notturno che mi impedisce didormire regolarmente). Il neurochirurgo mi ha consigliato un immediato intervento di microdiscectomia. Mi cheedo solo se non e’ forse un po’ presto per decidere in tal senso o forse i sintomi di alterazione neurologica sono tali da non lasciare alternative. Mi farebbe piacere conoscere il suo illustre parere. Grazie.
RISPOSTA
Careo lettore, in genere, ma non sempre, ci vogliono mediamente 2/3 mesi perchè l’ernia si disidrati (si secchi) e per ottenrere un miglioramento spontaneo dei sintomi. Quindi il ricorso all’intervento chirurgico prima dei fatidici 2-3 mesi non è contemplato nelle linee guida internazionali.
Ovviamente ci sono delle eccezioni che vanno valutate direttamente caso per caso….
P.Gaetani