DOMANDA
Buongiorno professore, la consulto per un problema relativo alla terza recidiva di ernia ombelicale di mio marito con le seguenti premesse :
età 46 anni, peso 110 kg, altezza 1,85, lavora come artigiano in proprio, soffre da anni di artrite reumatoide psoriasica in cura con 1 iniezione alla settimana di Methotrexate da 15 mg , in età giovanile (10/12 anni) ha subito intervento di ernia inguinale sia dx che sx.
Nel febbraio 2008, presso l’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (MI) ha subito un intervento di plastica ombelicale (leggo dalla cartella clinica) senza protesi con successiva pesante infezione della ferita con recidiva locale.
Sempre presso lo stesso ospedale, a settembre 2008, viene nuovamente operato per laparocele ombelicale pluricamerato del diametro di 4-5 cm con aderenze omentali che vengono lisate.Viene posizionata rete Proceed 20×15 fissata con grafes riassorbibili Absorbatack.
L’addome risulta comunque con una “brutta” sporgenza mai “rientrata” nonostante l’uso quotidiano di fascia elastica e soprattutto e già da mesi, nuovamente dolente.
I consulti fatti presso altre strutture e anche privatamente hanno concluso che non “sembrano” esserci altre ernie e che comunque la rete messa durante il secondo intervento doveva essere di misure superiori ma che allo stato attuale dei fatti (questo detto in parole volgari da me), la rete è diventata un “tutt’uno” con i tessuti addominali e che un nuovo intervento addominale sarebbe oggi molto più esteso e doloroso e con molte altre incognite…insomma…meglio tenersi la situazione che ha, piuttosto che andare incontro a chissà quali “sorprese” (il tutto salvo imprevisti che potrebbero verificarsi nel tempo).
Concludendo, a parte l’estetica, in questo momento mio marito è nuovamente dal chirurgo perchè allarmato da un forte dolore insorto proprio quest’oggi (cosa già successa più volte dopo l’ultimo intervento)e comunque non si rassegna al fatto che non ci possa essere un intervento che risolva una volta per tutte il suo problema.
Siamo assidui lettori della rivista OK La salute… e da lì abbiamo preso spunto per scriverLe confidando che voglia cortesemente contattarci per un consulto o qualsiasi altro suggerimento.
Ringraziamo per la cortesia.
RISPOSTA
Dopo ripetuti interventi e il posizionamento di una rete protesica la riparazione di un’ernia ombelicale recidiva presenta senz’altro problemi tecnici maggiori, soprattutto nei pazienti obesi. Tuttavia, l’ernia recidiva (o laparocele) merita la considerazione di un intervento chirurgico in quanto va generalmente incontro a peggioramento (aumento di dimensioni) e può essere causa di complicanze (sofferenza degli organi interni coinvolti, dolore, “strozzamento”) che possono richiedere anche un intervento d’urgenza.