DOMANDA
sono una donna di 49 anni e scrivo da catania.L’11/6/09 ho fatto una mammografia nella quale si evidenziava un gruppetto di microcalcificazioni nel quadrante supero esterno a livello del prolungamento ascellare.Il 16/12/09 l’ho ripetuta e al controllo risulta un aumento della desità delle microcalcificazioni e si consiglia verifica istologica con biopsia stereotassica.
La mia domanda è: dato che la biopsia è determinante, è meglio farla col mammotone o una biopsia fatta presso un qualsiasi reparto di senologia ospedaliero è uguale.
RISPOSTA
Esistono diverse tecniche di biopsia, basate più o meno sul medesimo principio.
Per le microcalcificazioni mammarie la biopsia deve portare a un esame ISTOLOGICO e non CITOLOGICO: la differenza è importante e risiede nella quantità di materiale prelevato.
Il mammotome o le tecniche simili al mammotome prelevano frustoli, cioé pezzettini, di tessuto: di conseguenza, l’esame è istologico e il rischio di errore minimo. L’agoaspirato preleva solo una certa quantità di cellule, consente di avere un esame citologico: il rischio di errore è più alto.
Qualunque sia il nome della tecnica, quindi, Le consiglio l’esame istologico.
La biopsia con mammotome si trova in moltissimi Centri ormai, quindi il problema dellaccessibilità non si pone.