esami ormonali

    Pubblicato il: 26 Marzo 2010 Aggiornato il: 26 Marzo 2010

    DOMANDA

    Gentile Dott. Fabbri,
    le espongo il mio problema:

    ho fatto un’ecografia scrotale da cui è emersa la presenza di un varicocele di II grado.

    Dallo spermiogramma successivamente eseguito si sono trovati le seguenti anomalie:

    N spermatozoi/ml: 6 milioni
    Motilità totale %: 22
    Motilità RP %: 2
    Motilità LP %: 10
    Motilità NP %: 10
    Spermatozoi immobili %: 78
    Morfologia normale %:23
    Leucociti: rari
    pH: 8
    Aspetto: Acquoso

    Dagli esami ormonali si è trovato:

    LDH 1945 U/L <297-600>*
    BHCG <1.20 U/L
    FSH 1.22 mU/ml <1.37-13.58>*
    LH 4.03 mU/ml <1.80-8.16>
    TSH 1.28 mcU/ml <0.35-4.94>
    FT3 3.24 pg/ml <1.710-4.94>
    FT4 1.20 ng/dl <0.700-1.480>
    PRG 0.47 ng/ml <0.10-0.97>
    17Beta ESTRADIOLO E2 45.9 pg/ml <10.0-45.0>*
    TS-T 8.00 ng/ml <1.66-8.11>
    PRL 9.25 ng/ml <2.00-18.00>
    Il prelievo è stato effettuato alle 10 di mattina a digiuno.
    La sera prima sono stato in palestra e verso le 11 ho bevuto una birra 33 cl (se può essere rilevante).

    Questi valori indicano qualcosa?Cosa consiglia?
    Distinti saluti,
    Grazie.

    RISPOSTA

    Gentile Sig.re,
    il quadro che deriva dagli esami è di una oligospermia con astenoteratospermia severa (e cioè numero ridotto con alterata motilità ed aspetto degli spermatozoi) ed infertilità. Peraltro i valori ormonali sono buoni e soprattutto l’FSH è normale. Questo depone positivamente per una eventuale terapia medica a base di FSH; in tal senso sarebbe utile integrare gli esami con la determinazione ematica della inibina B, che è un marker biochimico fedele di spermatogenesi. E’ probabile che l varicocele contribuisca in modo importante alle alterazioni del suo liquido seminale e sarebbe utile che Lei discutesse con lo specialista di riferimento l’eventualità di una correzione chirurgica o per scleroembolizzazine del suo varicocele; questa da sola potrebbe migliorare significativamente il quadro seminale, e permettere una migliore efficacia della terapia medica.
    Cordialmente
    Prof. Andrea Fabbri