DOMANDA
Gentile prof. Varenna,
mi chiamo Nicola e abito in prov. di Milano. Nel mese di maggio del corrente anno, si sono manifestati dei dolori all’inguine sx. Ho preso inizialmente degli antidolorifici, quelli che di norma uso per i soliti dolori transitori della schiena (voltadvance da 2,5 mg) .
Dopo un po’ di tempo dal momento che i dolori non si attenuavano, il medico curante mi ha prescritto una RX anca: sx – dx e del bacino il cui referto è il seguente: a dx tetto acetabolare addensato il ciglio appuntito con piccola calcificazione adiacente. non cedimenti o deformazione della superficie articolare cefalica femorale; a SX : ciglio acetabolare addensato e appuntito. Anche nella norma – non deformazione dell’estremo cefalico acetabolare.
Fa seguito una visita ortopedica che evidenzia segni di impingement femore acetabolare ++ con sostanziale negativa obiettività vertebrale e mi prescrive RMN antidolorifici per 7 – 8 gg . Ma visto che i dolori non passavano ho preso sempre suggerito dal medico torodal gocce 10 mattina e 10 sera con protezione.
Ho eseguito nel frattempo RMN il cui esito è il seguente: edema della spongiosa ossea della testa del collo e del femore sx; a livello del collo si osserva alterazione lineare iperintensiva in T2 e assai sfumata , ipointensiva in T1.(frattura trabecolare? maggiore edema?) i referti sono di non univoca interpretazione , riferibili verosimilmente a algodistrofia o a frattura per stress.
Concomita sottilissima falda liquida articolare coxofemorale. Alterazioni artrosiche in sede coxfemorale d’ambo i lati. Nei limiti della norma i restanti muscolo scheletrici. Alla luce di quanto sopra Le chiederei gentilmente a quale specialista ortopedico rivolgermi per la risoluzione del mio caso. La domanda è indirizzata a Lei in quanto specialista in tale branca : algodistrofia.
Nell’attesa di un cortese cenno di risposta , porgo distinti saluti
RISPOSTA
Gentile sig. Nicola,
in prima battuta il mio consiglio è quello di esguire una TC dell’anca per meglio chiarire gli aspetti relativi ad una possibile rima di frattura. Nell’attesa, è opportuno che l’anca sia mantenuta in scarico prima di rivolgersi ad un medico in grado di trattare adeguatamente la sua patologia.
Cordialità.
MVarenna