esito rm 1.5 piede destro

    Pubblicato il: 14 Maggio 2021 Aggiornato il: 14 Maggio 2021

    DOMANDA

    Buongiorno dottore sono un atleta master di 45 anni che pratica atletica leggera nella specialità di velocità.
    Circa 15 anni fa ho avuto un infortunio al piede sinistro in fase di appoggio/spinta al secondo appoggio in un allenamento di sprint di traino(slittino da 15 kg ) sulla pista di tartan.
    Nel giro di 2 settimane poi ho recuperato tutte le funzionalità del piede ma purtroppo ho continuato ad avere dolore alla mattina subito dopo il risveglio per qualche minuto e poi spariva oppure quando stavo seduto per più di 5 minuti. Questo sopratutto nei primi due giorni successivi ad ogni allenamento.
    Ora però la zoppia si fa più intensa e dura più a lungo, anche una settimana e non riesco ad allenarmi nemmeno con allenamenti a bassa intensità per esempio sull’erba.
    Ho quindi fatto una risonanza magnetica 1.5 per approfondire e volevo un suo parere perchè ho paura di peggiorare oppure se posso intervenire in qualche modo per risolvere la mia patologia.
    Copio qui sotto il referto e ringrazio anticipatamente dell’attenzione e/ sua rispostain merito.
    cordiali saluti
    grazie

    “Minime irregolarità artrosiche dei capi articolari metatarso-falangei del primo raggio del piede; microareola pseudocistica sottocorticale ossea sul versante mediale plantare della testa del primo metatarsale; minima alterazione dell’intensità del segnale di aspetto edematoso del sesamoide mediale del primo raggio del piede.

    Irregolarità artrosiche dei capi articolari astragalo-scafoidei e del mesopiede a minima componente osteofitosica sul versante dorsale; discreta osteosclerosi subcondrale sul versante astragalico dello scafoide;
    quest’ultimo presenta nella porzione dorsale sottile stria di alterata intensità di segnale di aspetto edematoso senza evidenti interruzioni delle limitanti corticali ossee.

    Non sono evidenti per il resto significative alterazioni della morfologia né dell’intensità di segnale dei capi articolari del piede.

    Liquido endoarticolare nei limiti della norma.

    Presente nelle parti molli interposte tra le teste del terzo e quarto metatarsale stria di tessuto solido con diametro trasversale massimo di 2 mm di possibile natura neuromatosa.

    Non sono evidenti significative alterazioni dei tendini del piede né dell’aponeurosi plantare.”

    RISPOSTA

    Noto infiammazione del sesamoide alluce e note di sospetto neuroma di Morton Ritengo necessaria visita specialistica per valutare clinicamente la sintomatologia e affrontare un programma conservativo con plantare opportuno e/o intervento di exeresi chirurgica del neuroma

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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