età nella relazione

    Pubblicato il: 12 Luglio 2013 Aggiornato il: 12 Luglio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno
    Sono una signora separata di 52 anni, discretamente portati, e di discreta presenza;una donna piacente, ma non la bellona da ….. 10 anni di meno.
    Ho da 5 anni un compagno di 36 anni, da 3 anni conviviamo.
    Situazione delicata per il suo passato pesante (tossicodipendenza) ma stabile e molto soddisfacente: per me da tutti i punti di vista (affettivo, sessuale, emotivo, carnale, cerebrale), per lui lo è soprattutto dal punto di vista affettivo ed emotivo. Le scrivo per un dilemma per me irrisolto. Le relazioni con differenza di età dei partner ora sembrano efficaci in entrambi i sensi, che sia la donna o l’uomo il più anziano. Questo perchè anche personaggi pubblici hanno sdoganato queste relazioni sbilanciate, con quelli che i giornali chiamano “toy boy”. Però purtroppo io ho un’altra sensazione. E il dilemma è questo: non riesco a capire se la sensazione è solo mia (timore di perderlo, insicurezza, pessimismo) o se c’è qualcosa di vero e radicato.
    Pensando che comunque la donna con l’età, oltre alla fertilità, perde di più in termini di bellezza, fisica, decadimento progressivo, ecc. mi chiedo se relazioni con l’uomo molto più grande sia meglio accettata perchè più radicata e se è reale questa tendenza ai…due sensi. Cioè si può, o meglio, posso credere effettivamente nella mia relazione con questo giovane uomo, così come credo sinceramente in relazioni di amici 60enni con giovani donne 40enni ?
    grazie per un parere
    Sandra

    RISPOSTA

    Cara Sandra,
    a mio avviso la questione delle relazioni sentimentali con i partner con molta differenza di età è una questione delicata. Infatti, ogni fase della vita racchiude in sè, in maniera differente da individuo a individuo, diversi bisogni, aspettative, speranze e desideri; che è importante vengano considerati e valutati. Questi, anche se non si sentono, esistono. E gli anni passano. Confrontarsi sulle differenze esigenze e aspettative, oltre che naturalmente sui propri sentimenti, è fondamentale per creare una relazione in cui ci sia realmente il rispetto e la reciprocità.
    La non esagerata differenza di età tra un uomo e una donna, in termini evoluzionistici, è stata valutata funzionale alla sopravvivenza della specie. Infatti, tendenzialmente la donna ha prevalentemente cercato uomini poco più grandi lei, con una vita stabile e buone capacità relazionali e protettive; mentre l’uomo si è spesso affidato alle braccia di una donna più giovane, fedele e feconda.
    Negli ultimi anni, si sono viste relazioni affettive in controtendenza a questi canoni, e allo stato attuale delle cose è troppo presto per fare delle valutazioni oggettive: “ai posteri l’ardua sentenza”.
    Cordialmente,
    dott.ssa Tiziana Carmellini

    Tiziana Carmellini

    Tiziana Carmellini

    Psicologa all’ospedale San Pancrazio di Arco (Trento). Nata a Rovereto nel 1981, si è laureata in psicologia nel 2003 e ha conseguito un master sul trattamento dei disturbi sessuali nel 2011. Si occupa di progetti di educazione affettiva e sessuale per ragazzi e adulti ed è vicepresidente della commissione scientifica del Comitato italiano per i […]
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