Etilglucoronide

    Pubblicato il: 9 Ottobre 2018 Aggiornato il: 9 Ottobre 2018

    DOMANDA

    Gentile Dottore, dopo la seconda metà di ottobre c.a. Dovrò sottopormi all’esame del capello “etilglucoronide” per la ricerca di alcol. La domanda sembrerà banale ma considerato che sto effettuando una cura finalizzata alla ricrescita/miglioramento del capello, con la quale vengono utilizzate fiale contenenti alcol denaturato, volevo sapere se questo potesse incidere sull’esito del prelievo del capello a cui mi dovrò sottoporre. In particolare pur non essendo un bevitore l’esito del test potrebbe essere compromesso dalla presenza dell’alcol denaturato o non vi è alcuna problematica? Grazie..!
    Distinti saluti

    RISPOSTA

    Gentile lettore

    è stato dimostrato che l’EtG si accumula nei capelli dei bevitori e che, rispetto ad altri marcatori di abuso cronico di alcol utilizzati routinariamente (es. CDT nel siero), l’EtG nei capelli (hEtG) si caratterizza per l’elevata specificità accompagnata da una elevatissima sensibilità analitica (probabilità di falsi negativi notevolmente più ridotta rispetto alla CDT) e, inoltre, per il vantaggio pratico di non richiedere, a differenza della CDT, un prelievo invasivo. Nel suo caso specifico, comunque, le consiglio di portarsi al seguito idonea ed esaustiva documentazione medica comprovante la sua cura.

    Cordiali saluti

    Vincenzo Giacobbe

    Vincenzo Giacobbe

    MEDICO DEL LAVORO. Dirigente medico presso il ministero della Difesa e consulente tecnico d’Ufficio presso il Tribunale civile e penale di Marsala (Trapani). Nato nel 1967, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze. Si è specializzato in oftalmologia (oculistica) all’Università degli Studi di Padova e in medicina del lavoro all’Università degli Studi di Palermo.
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