DOMANDA
Buongiorno Dottore,
sono un uomo di 56 anni, sofferente di Ipertensione Polmonare diagnosticata nel Aprile 2012 ma affetto da non so quando. Ad ogni modo in questi ultimi 5 anni mi sto curando con Tracleer, Coumadin, Lasix e Bisoprololo (inizialmente Cordarone poi sospeso per aver causato problemi alla tiroide). In questi ultimi 5 anni ho avuto circa 6 o 7 episodi di tachicardia, risolti tutti spontaneamente dopo 20 minuti o qualche ora. In passato, circa 20 anni fa, 10 anni fa e 4 anni fa ho avuto degli episodi di Fibrillazione atriale anch’essi risolti spontaneamente dopo circa 12 ore. Domenica scorsa, 16/04/2017, giorni di Pasqua, mi è venuta una nuova FA, con delle punte di frequenza di 130 battiti al minuto. Per fortuna avevo lo stroler, così ho messo la cannula nel naso e sono tornato a casa certo che da li a qualche ora sarebbe passato. Ma ciò non è avvenuto e tutt’ora, dopo una settimana la Fibrillazione c’è ancora. Ma a differenza delle alte volte e da quest’ultima, a riposo ho dai 60 ai 70 battiti al minuto, non ho affanno se non quando cammino o sotto sforzo. Ieri sono stato dal mio cardiologo e dopo aver fatto un ECG e un’ecografia mi aveva consigliato di fare subito una cardioversione. A dire il vero avevo paura e comunque non avrei potuto farla in quanto nelle ultime 4 settimane avevo un INR 1.4 perchè avevo mangiato molti cibi con vit. K. Ad ogni modo siamo rimasti che dopo il 25 Aprile avremmo deciso sul da farsi. Ma la mia preoccupazione è il fatto che avendo L’ipertensione polmonare di grado severo, la piccola anestesia o sedazione che verrei sottoposto potrebbe farmi male. Io ho una cardiopatia congenita e un foro nel cuore. A questo punto cosa potrei fare? Prima di questo episodio di FA nonostante tutto io stavo davvero benino. Sono dimagrito seguendo una buona dieta e sia il mio respiro che la mia resistenza fisica erano migliorate di molto ed ero davvero felice. Adesso questa FA mi ha tolto la voglia di vivere e non so proprio cosa fare. Lei cosa mi consiglia? Io sarei felice di risolvere il problema con la cardioversione ma nello stesso tempo ho tanta paura della sedazione o piccola anestesia. Non sarebbe meglio se invece di fare questa operazione presso il pronto soccorso mi farei ricoverare magari solo 2 giorni per fare tutti gli accertamenti?
Grazie
Lorenzo
RISPOSTA
Condivido le riserve sulla cardioversione.
Non la definirei una procedura rischiosa posto che l’INR sia superiore a 2 da almeno 2 settimane, ma il problema è che la cardioversione non cura ne previene l’aritmia che, verosimilmente, tornerebbe a presentarsi.
Credo sia giusto rifare il punto globale sulla situazione alla luce delle dimensioni degli atri, funzione dei ventricoli, livelli di pressione polmonare, saturazione di ossigeno, funzione tiroidea e tollerabilità della cronicizzazione a frequenza cardiaca controllata, e su questa base decidere.
Cordialità.