Facite,Haglund o altro?

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    Le scrivo da genova, perchè è da 1 anno e mezzo che soffro di male ai piedi bilateralmente,posteriormente e sotto il calcagno e fino a metà fascia plantare. Sonostato da diversi podologi e un ortopedico di Milano che hanno diagnosticato fascite plantare. Così ho fatto tutte le terapie conservative possibili, tecar,onde d’urto, un prp,plantari ma senza esiti positivi. Così le e stata consigliata un’elettromiografia per vedere se si trattasse si tunnel tarsale,ma tutto negativo, ho fatto esami reumatologici negativi pure quelli.
    La settimana scorsa mi ha visitato un dottre che esclude fascite e ha diagnosticato il Morbo di haglund, che però un altro dottore invece ha escluso del tutto in quanto non ha borsiti e non è compromesso il tendine di Achille,ed esclude anche fascite.Non so più cosa fare con tutti questi diversi pareri e dopo aver speso davvero tanti soldi in visite specialistiche.
    Il tutto é cominciato con un cambio di scarpe da bici,numero giusto ma forma apparentemente stretta. E inoltre in concomitanza del dolore ai piedi è cominciato pure alla schiena e da RMN risultano 2 protrusioni al 4 e 5 disco.
    Un dottore ha consigliato si ripetere l’elettromiografia. Secondo lei potrebbe essere collegato il dolore ai piedi con la schiena? O esserci qualche nervo intrappolato che non risulta da elettromiografia? Lei cosa ne pensa?
    La ringrazio tanto per la pazienza
    Saluti

    RISPOSTA

    A parer mio ,pur ritenendo indispensabile per una diagnosi corretta la necessita di poterla vedere con gli esami eseguiti,ritengo che la diagnosi di fascite possa essere la pù probabile considerando che possa essere presente in modo concomitante anche un M.di Haglund come spesso accade.Non mi stupisce che una fascite plantare possa non rispodere in modo soddisfacente alle terapie praticate sempre che il plantare sia stato costruito in modo corretto.In ogni caso sappia che esiste anche la soluzione chirurgica tenendo presente che oggi la chirurgia mininvasiva percutanea è in grado di risolvere tali problemi con una tecnica estremamente poco aggressiva rispetto alla chirurgia tradizionale e con tempi di recupero molto più rapidi.Sappia in ogni caso che io visito una volta al mese a Genova presso La Casa di Cura Villa Serena.Spero di poter risolvere il suo problema.Cordialmente Dott.Marco Pozzolini

    Marco Pozzolini

    Marco Pozzolini

    SPECIALISTA IN CHIRURGIA DEGLI ARTI INFERIORI. Coordinatore del servizio di diagnostica e chirurgia del piede al Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano e ortopedico di Humanitas San Pio X di Milano. Nato a Milano nel 1946, è laureato in medicina e specializzato in ortopedia. È esperto in interventi di protesi per l’anca, nella ricostruzione di […]
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