farmaci biotecnologici e eventuale rischio tumori

    DOMANDA

    Buongiorno, Le scrivo per avere un suo parere sull’utilizzo a lungo termine dei farmaci biotecnologici per la cura dell’artrite reumatoide. Sono una donna di 50 anni, con A.R. dall’età di 26, da circa 8 anni sono in cura con questi farmaci ottenendo ottimi risultati per quanto riguarda la cura del dolore e della rigidità articolare. I miei timori sono legati alla possibilità che l’uso protratto nel tempo possa favorire l’insorgenza di tumori. Nonostante le rassicurazioni dei reumatologi che mi hanno in cura, (dicono che non ci sono studi o casi documentati di persone che abbiano sviluppato patologie tumorali con l’assunzione dei TNF) il foglietto illustrativo dell’Humira dice che in casi rari o molto rari vi è la possibilità di contrarre leucemie, linfomi, melanomi. Sono estremamente preoccupata anche in considerazione del fatto che nel mese di maggio ho eseguito un intervento di exeresi di un nodulo fibroso benigno adeso alla pleura del polmone destro. Dopo alcuni mesi di sospensione dei biologici, ora ho proprio necessità di assumerli di nuovo visto l’intensificarsi del dolore, ma i miei timori sono davvero grandi. In molte rubriche televisive che trattano l’artrite i commenti dei dottori e dei pazienti sono improntati alla soddisfazione per i notevoli risultati conseguiti farmaci biologici, ma sembra che nessuno sia preoccupato per gli effetti a lungo termine di questi farmaci. La ringrazio per l’attenzione e le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Gentile Signora, grazie della Sua che mi consente di fare alcune precisazioni importanti. I farmaci biotecnologici hanno cambiato totalmente e favorevolmente le prospettive dei pazienti affetti da artrite reumatoide, spondilite anchilosante e artrite psoriasica. Si tratta, infatti, di agenti particolarmente efficaci. Quanto alla sicurezza, i dati a nostra disposizione sono tranquillizzanti purchè si rispettino le raccomandazioni emanate dalla Società Italiana di Reumatologia non solo per verificare l’efficacia di tali farmaci ma anche per monitorarli in termini di sicurezzza. I Reumatologi conoscono bene i farmaci biotecnologici e sanno quali procedure seguire per massimizzarne l’efficacia e minimizzarne i rischi. Cordialmente, Giovanni Minisola
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    Prof. Giovanni Minisola
    Presidente della Società Italiana di Reumatologia
    Direttore Divisione, Day-Hospital e Ambulatori di
    Reumatologia, Immunologia e Malattie Osteometaboliche
    Ospedale di Alta Specializzazione “San Camillo”
    ROMA
    www.romareumatologia.it
    www.reumatologia.it

    Giovanni Minisola

    Giovanni Minisola

    Direttore Scientifico Fondazione Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, Primario Emerito di Reumatologia dell’Ospedale San Camillo di Roma, Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia e Accademico dell’Accademia Lancisiana. Laureatosi con lode nell’Università di Roma, è specialista con lode in Reumatologia, Medicina Interna, Angiologia e Fisiatria. È autore di oltre duecento lavori tra volumi e articoli […]
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