DOMANDA
In un articolo pubblicato nel quotidiano “La Nuova Venezia” del 10 Maggio u.s.,il Dott. Giovanni Corsello, Presidente della Società Italiana di Pediatria,sosteneva che in un recente congresso nazionale di pediatria,è emerso che esistono alcuni dubbi sulla reale bioequivalenza di questi farmaci rispetto a quelli di marca.Lo scostamento di principio attivo può variare del 20 per cento rispetto al “branded”, cosa che per un bambino può significare o inefficacia della cura o un rischio di tossicità.Vorrei sapere se corrisponde al vero tale affermazione.
Alessandro, Venezia
RISPOSTA
Gentile Signor Alessandro,
credo che le informazioni del Dr. Corsello non siano esatte. Tutti i prodotti dal nome generico devono contenere la stessa quantità di farmaco presente nei prodotti di riferimento e devono mostrare bioequivalenza.
Cordialmente.
Silvio Garattini
SG/ep