DOMANDA
A mia madre 63 anni sono stati diagnosticati deformazioni e avvallamenti superiori di L2 L3 L4 e crolli vertebrali con cedimento del muro somatico sup in L3 che impronta sacco durale ed edema della spongiosa ossea sottostante su L2 e L3 da crolli recenti. A tale scopo sono stati prescritti busto e punture per osteoporosi,presenta dolori talmente lancinanti da non permetterle di alzarsi dal letto.E’ necessario dire che le è stato diagnosticato da circa 2 anni un carcinoma indifferenziato EBV+ compatibile con primitività rinofaringea EBER + massa ipodensa nello spazio retrofaringeo sinistra 37mm che negli ultimi mesi dopo esiti chemioterapici positivi si è allungato nella cavità cranica fino alla base del collo.Ad oggi presenta dolori terribili a livello lombare le è stata prescritta una terapia del dolore affinchè, sganciata dal letto potesse concentrarsi a riabilitarsi quel tanto che basti per nuova terapia chemioterapica, ma non sortisce alcun effetto:Cerotto TRANSEC passato da 52,5 a 70 mg/ore ogni 72 ore, paracetamolo da 500mg ogni 8 ore ed al posto del Toradol (13 gocce al bisogno) l’instantil Spry da 100. Lo spry non ha avuto alcun effetto perchè mia madre ha subito radioterapia e ugualmente le compresse sublinguali.la tachipirina (ed il toradol) dà sollievo sempre per meno tempo circa 2 ore.Ho bisogno urgente di suggerimenti utili ad alleviare le atroci sofferenze e x terapia schiena alternativa al solo busto.E’ terrorizzata dal fare movimenti e dal tempo che passa.
RISPOSTA
buongiorno
è necessario escludere che i crolli vertebrali siano conseguenti a metastasi e non a sola osteoporosi. In ogni caso nel dolore da crolli vertebrali non responsivo a terapia con oppiacei è indicato il trattamento con vertebroplastica (iniezione di cemento nel corpo vertebrale crollato) o, se si tratta di lesioni neoplastiche anche con radioterapia.